venerdì, 26 Luglio 2024
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FORTEZZA E SANTUARIO A RABANA-MERQULY, KURDISTAN IRACHENO

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L’antico insediamento e fortezza militare montano di Rabana-Merquly, nel moderno Kurdistan iracheno, avrebbe potuto essere anche un “santuario” dedicato all’antica dea persiana dell’acqua Anahita. Secondo Michael Brown, le strutture architettoniche accanto ad una cascata naturale e i resti di un possibile altare indicherebbero l’esistenza di un luogo di culto. I ricercatori dell’Istituto di preistoria, protostoria e archeologia del Vicino Oriente antico dell’Università di Heidelberg conducono scavi a Rabana-Merquly da diversi anni.

La fortezza montana di Rabana-Merquly era un importante centro regionale dell’Impero dei Parti, che si estendeva su parti dell’Iran e della Mesopotamia circa 2.000 anni fa. Situato sui fianchi sud-occidentali del monte Piramagrun, nei Monti Zagros, comprende non solo fortificazioni  murarie lunghe quasi quattro chilometri ma anche due insediamenti più piccoli da cui prende il nome.

Nell’ambito di molteplici campagne di scavo condotte dal 2009 e più recentemente tra il 2019 e il 2022, un gruppo di ricerca internazionale ha studiato i resti archeologici del sito. Sopra l’ingresso fortificato di Rabana si trova un rilievo rupestre raffigurante un sovrano anonimo che, molto probabilmente, era un re vassallo dei Parti e a cui si attribuisce la fondazione del sito. All’interno della valle Rabana, i ricercatori hanno scoperto anche un complesso religioso che potrebbe essere stato dedicato alla dea Anahita.

La dea dell’acqua Anahita fu menzionata per la prima volta in una raccolta di manoscritti della religione zoroastriana chiamata Avesta. In quel frangente la dea appare come la fonte celeste di tutte le acque della Terra; è descritta come una bellissima donna straordinaria che può assumere la forma di un ruscello o di una cascata. Il culto di Anahita era molto venerato nelle regioni occidentali dell’Iraq durante l’epoca dei Seleucidi e dei Parti.

L’ipotesi che un possibile santuario di Anahita faccia parte della fortezza montana di Rabana-Merquly si basa principalmente sui ritrovamenti di pertinenze architettoniche nell’ambiente naturale di una cascata stagional,e situata sul sito della fortezza. I ricercatori hanno anche scoperto una scultura simile ad un altare nelle vicinanze, scolpita in una scarpata, dove potrebbero essere state bruciate offerte o olio.

Brown ritiene che la vicinanza alla cascata è significativa, perché l’associazione degli elementi fuoco e acqua ha svolto un ruolo importante nella religione persiana preislamica.

Il sito comprende i resti di un edificio dove nel 2022 gli archeologi hanno portato alla luce due caratteristici vasi funerari datati tra il II e il I secolo a.C. Ciò suggerisce che il santuario fosse in uso durante il periodo in cui sorsero gli insediamenti fortificati di Rabana e Merquly. Secondo Brown, potrebbe esserci stato un santuario preesistente che fu assorbito nel culto di Anahita durante l’era dei Parti, elemento che potrebbe essere stato fondamentale nell’occupazione della montagna.

All’epoca, molti luoghi di culto fungevano anche da luoghi di culto dinastico in onore del re e dei suoi antenati, osserva l’archeologo di Heidelberg. I fedeli che si avvicinavano al “santuario” sarebbero passati sotto il rilievo rupestre del sovrano, ed erano senza dubbio consapevoli del forte legame tra luogo, regalità e culto.

Anche se il sito di culto non può essere attribuito in modo definitivo alla dea dell’acqua Anahita a causa della mancanza di reperti archeologici simili per un confronto diretto, il santuario di Rabana offre uno sguardo affascinante sulle interconnessioni sacrali e geopolitiche regionali durante l’era dei Parti.

Gli ultimi scavi guidati da Michael Brown sono stati effettuati in collaborazione con la Direzione delle Antichità Slemani nel Kurdistan iracheno. I risultati più recenti sono stati pubblicati sulla rivista Iraq.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Università di Heidelberg

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