OCRA E BITUME, ELEMENTI DEL PRIMO ADESIVO COLLANTE DEI MANUFATTI NEANDERTHALIANI
In una nuovo studio, un team di ricercatore conferma che i Neanderthaliani creavano strumenti di pietra tenuti insieme da un adesivo multicomponente. I risultati dello studio, che rappresentano la prima prova dell’uso di un adesivo complesso in Europa, suggeriscono che questi ominidi avevano un livello di cognizione e di sviluppo culturale più elevato di quanto si pensasse in precedenza.
Il lavoro di ricerca, pubblicato sulla rivista Science Advances, ha coinvolto ricercatori della New York University, dell’Università di Tubinga e del Museo Nazionale di Berlino.
Secondo Radu Iovita, docente presso il Center for the Study of Human Origins della New York University, gli strumenti analizzati, sorprendentemente ben conservati, mostrano una soluzione tecnica sostanzialmente simile agli esempi di strumenti realizzati dai primi esseri umani moderni in Africa, ma la produzione riflette una ‘rotazione’ di impugnatura dei Neanderthaliani.
Il gruppo di ricerca, guidato da Patrick Schmidt, della sezione di Preistoria ed Ecologia del Quaternario dell’Università di Tubinga, e da Ewa Dutkiewicz, del Museo di Preistoria e Storia dei Musei Nazionali di Berlino, ha riesaminato i reperti rinvenuti a Le Moustier, un sito archeologico in Francia scoperto all’inizio del XX secolo.
Gli strumenti di pietra di Le Moustier, utilizzati dai Neanderthaliani durante il Paleolitico medio del Musteriano tra 120.000 e 40.000 anni fa, sono conservati nella collezione del Museo di Preistoria e Protostoria di Berlino e non erano stati precedentemente esaminati in dettaglio. Gli strumenti sono stati riscoperti durante una revisione interna della collezione e il loro valore scientifico riconosciuto è stato incommensurabile: i residui aderenti di sostanze organiche erano molto ben conservati.
I ricercatori hanno scoperto tracce di una miscela di ocra e bitume su diversi strumenti di pietra, come raschietti, scaglie e lame. L’ocra è un pigmento presente in natura; il bitume è un componente dell’asfalto e può essere prodotto dal petrolio greggio, ma si trova anche naturalmente nel terreno, spesso in apposite cave.
Schmidt conferma la sorpresa nello scoprire che il contenuto di ocra fosse superiore al 50% e il bitume, essiccato all’aria, può essere utilizzato inalterato come adesivo, ma perde le sue proprietà adesive quando vengono aggiunte proporzioni elevate di ocra.
Il team ha esaminato questi materiali in prove di trazione, utilizzate per determinare la resistenza, e altre misure.
Schmidt spiega che la situazione è stata diversa quando è stato utilizzato il bitume liquido, non proprio adatto all’incollaggio. Se si aggiunge il 55% di ocra si forma una massa malleabile. La miscela diventa abbastanza appiccicosa da consentire a uno strumento di pietra di rimanervi bloccato, ma senza aderire alle mani, rendendolo un materiale adatto per reggere uno strumento litico.
Un esame al microscopio delle tracce di usura su questi strumenti di pietra ha rivelato che gli adesivi sugli strumenti di Le Moustier venivano utilizzati per le impugnature.
Iovita, che ha condotto l’analisi, osserva che gli utensili presentavano due tipi di usura microscopica: una è la tipica lucidatura degli spigoli vivi che generalmente è causata dalla lavorazione di altri materiali; l’altra è uno smalto brillante distribuito su tutta la presunta parte impugnata, ma non altrove, che abbiamo interpretato come il risultato dell’abrasione dell’ocra dovuta al movimento dell’impugnatura dell’utensile.
L’uso di adesivi con diversi componenti, tra cui varie sostanze appiccicose come resine di alberi e ocra, era già noto dai primi Sapiens, in Africa, ma non dai primi Uomini di Neanderthal in Europa. Nel complesso, lo sviluppo degli adesivi e il loro utilizzo nella produzione di utensili è considerato una delle migliori prove materiali dell’evoluzione culturale e delle capacità cognitive dei primi esseri umani.
Nella regione di Le Moustier, l’ocra e il bitume dovevano essere raccolti da luoghi distanti, il che significava un grande sforzo, una pianificazione e un approccio mirato alla realizzazione dell’adesivo e lo studio mostra che i primi Sapiens in Africa e i Neanderthaliani in Europa avevano modelli di pensiero simili e le loro tecnologie adesive hanno lo stesso significato per la comprensione moderna dell’evoluzione umana.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: Università di New York
