giovedì, 5 Dicembre 2024
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DALLA GEOCHIMICA, NUOVO STUDIO SULLA BATTAGLIA DI HIMERA

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Gli eserciti coinvolti nelle varie battaglie di Himera erano composti da popolazioni di locali e stranieri: uno studio di carattere geochimico, pubblicato sulla rivista PLOS ONE da Katherine Reinberger, dell’Università della Georgia, contraddice alcune delle fonti antiche che narrano i resoconti degli scrittori greci dell’epoca.

Del 480 a.C. prima, in cui l’antica città greca di Himera combatté con successo contro un esercito cartaginese, al 409 a.C. poi, in cui Cartagine attaccò di nuovo e Himera cadde, i cronisti della storia, tra cui Erodoto e Diodoro Siculo, scrivono che Himera resistette nella prima battaglia grazie all’aiuto di alleati greci, mentre andò da sola nel secondo scontro. Tuttavia, come sovente accade, a causa della limitata prospettiva e di parte di quegli storici, questi resoconti possono essere incompleti e favorevole ai “soliti” vincitori…

Gli autori del presente studio, invece, hanno analizzato le fonti contrapponendo prove geochimiche. Hanno campionato gli isotopi di stronzio e ossigeno dallo smalto dei denti di 62 individui che avrebbero combattuto nelle battaglie, scoprendo che lo smalto dei denti dei soldati variava in base alla propria regione di origine.

I ricercatori hanno scoperto che solo circa un terzo dei soldati di Himera della prima battaglia erano locali (Himera era posta sulla costa settentrionale della Sicilia, fra le attuali sedi di Cefalù e Termini Imerese, sulle pendici nord ovest delle Madonie, a est della depressione del Fiume Torto);  nella seconda battaglia, invece, circa tre quarti dei combattenti erano autoctoni, confermando quanto riportato dalle fonti. Tuttavia, le analisi geochimiche realizzate mostrano anche che, contrariamente ai resoconti scritti, molti stranieri non erano alleati greci, ma erano mercenari assoldati provenienti da territori al di fuori della Grecia.

Questo studio dimostra, per l’ennesima volta, quanto siano importanti gli studi interdisciplinari geochimico-archeologici al fine di verificare le affermazioni contenute nelle fonti che, spesso, rivelano un potenziale pregiudizio. Gli storici della Grecia antica potrebbero aver intenzionalmente minimizzato il ruolo dei mercenari stranieri nelle battaglie di Himera nel tentativo di mantenere una narrativa più greco-centrica e di evitare l’argomento, potenzialmente sgradevole per la società greca, dei mercenari stranieri assoldati.

I ricercatori, dunque, sono stati in grado di utilizzare gli isotopi per supportare gli storici antichi, sfidando quelle fonti,  trovando prove di mercenari e soldati potenzialmente stranieri di origini geografiche molto diverse: un ennesimo studio altrettanto fondamentale per approfondire i movimenti migratori occorsi nel Mediterraneo, espandendo la rete di valori isotopici comparativi.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

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