Straordinaria scoperta durante i lavori di scavo in un insediamento protostorico a Ebreichsdorf (Austria, circa 30 km a sud di Vienna): l’archeologo Michał Sip, dell’Accademia delle Scienze polacca, e il suo team hanno rinvenuto, in un terreno poco profondo vicino al muro di una delle abitazioni dell’insediamento, una ciotola d’oro di 5 cm di altezza e 20 cm di diametro, realizzata in lamiera molto sottile, composta per circa il 90% da oro, per il 5% da argento e il 5% di rame. Al suo interno sono stati rinvenuti anche due braccialetti d’oro realizzato con fili arrotolati con materiale organico.

Sip conferma che è il primo reperto di questo tipo trovato in Austria e il secondo a est della linea alpina; alcuni contenitori simili sono stati rinvenuti in Spagna, Francia e Svizzera. Altri provengono dalla Germania settentrionale, dalla Scandinavia e dalla Danimarca, solitamente i luoghi deputati a quel tipo di produzione orafa. I ricercatori tentano di determinare l’origine delle materie prime utilizzate per realizzare il prezioso contenitore.

Secondo Sip, durante l’esistenza dell’insediamento, una formazione paludosa lo avrebbe riempito parzialmente e stagionalmente. Gli scavi, che sono arrivati a circa 2,5 mt di profondità, hanno comunque prodotto notevoli rinvenimenti, oltre 500 oggetti in bronzo tra cui fibule, spilli, coltelli che potrebbero essere stati gettati nella parte paludosa in particolari processi rituali. Inoltre, nel corso d’acqua vicino, sono stati trovati centinaia di chilogrammi di conchiglie in ceramica e ossi animali.

Tra il XIX e l’XI secolo a.C., l’insediamento nell’odierna Ebreichsdorf era abitato da una comunità che gli archeologi denominano Cultura dei campi di urne (il nome deriva dall’usanza di cremare i morti e mettere le loro ceneri in urne che venivano poi sepolte nei campi). Tra la  media e la tarda Età del Bronzo, dunque, la comunità conduceva uno stile di vita stabile, la sua base economica era l’agricoltura e l’allevamento di animali, soprattutto ovini.

La cultura è anche nota per le alcune tracce coeve individuate in terra polacca e la sua specifica varietà locale è chiamata Cultura lusaziana, ai cui gruppi umani fu attribuita la costruzione del famoso insediamento di Biskupin.

Sip ritiene che non solo i numerosi oggetti in bronzo e oro siano unici in questa parte d’Europa ma anche il fatto che l’insediamento scoperto a Ebreichsdorf fosse così grande. I resti dell’insediamento si estendono per poche centinaia di metri sugli assi nord-sud ed est-ovest, per un’area totale di circa 10 ettari.

Nell’insediamento austriaco, gli archeologi hanno anche scoperto molte buche di palo con resti dei pali stessi adibiti a sorreggere le varie costruzioni: lo spazio tra loro era probabilmente riempito da canniccio e fango. Uno di questi edifici ha attirato l’attenzione dei ricercatori, perché era decisamente più grande, costruito su una pianta quasi quadrata di circa mt 10 x 8. Sip ritiene che tale edificio sia considerato un luoghi di culto o di riunione o abitazione dei reggenti dell’insediamento.

Il giacimento  con i preziosi e deliziosi manufatti è stato scoperto nel 2020 e, a causa della sua importanza, i ricercatori hanno deciso di rivelarlo solo recentemente, dopo aver completato analisi dettagliate. Il fine contenitore aureo sarà esposta al Museo di Storia dell’Arte di Vienna mentre gli scavi all’interno della concessione ferroviaria austriaca proseguiranno per circa 6 mesi.