domenica, 8 Dicembre 2024
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CITTA’ PERDUTE SU TAVOLETTE ASSIRE

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Kanesh, l’antica città abitata ininterrottamente dal periodo calcolitico a quello romano, oggi situata nella moderna provincia di Kayseri, nella Turchia centrale, ha prosperato sotto le dominazioni degli Hurriti o Orrei e gli Ittiti e una parte significativa delle sue rovine appartiene al grande karum (colonia mercantile) dell’Antico Impero Assiro, risalente al periodo tra il XXI e il XVIII secolo a.C.

Nuove notizie di questo periodo storico sono venuta alla luce in virtù della recente analisi delle antiche tavolette di argilla risalenti a oltre 4000 anni or sono. Inscritte in caratteri cuneiformi da mercanti dell’età del bronzo, i manufatti decifrati forniscono indizi sulla posizione di 26 antiche città assire, 11 delle quali sono ora disperse sotto il tragico trascorrere del tempo.

I ricercatori, tra cui il professore della Harvard University, Gojko Barjamovic, coadiuvato da tre economisti, sono stati meticolosamente in grado di decifrare oltre 1200 tavolette di argilla provenienti dalla zona in questione. Questi oggetti con iscrizioni cuneiformi documentano le transazioni commerciali, le spedizione, i contratti personali, inclusi alcuni certificati di matrimonio. Gli studiosi, alla luce di questa ricerca, sono stati in grado di formulare un analitico sistema che ha determinato i nomi e le posizioni degli insediamenti, ricavati grazie alle note presenti nelle transazioni commerciali.

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E’ opportuno precisare che le tavolette assire, in realtà, non confermano le coordinate esatte delle città, perdute o conosciute. Ma sulla base della logica e dei dati della distanza commerciale percorsa normalmente via terra dalle carovane e con quali centri le città erano solite commerciare più frequentemente, Barjamovic è riuscito a stabilire una vera e propria “mappa” che mostra un’antica rete commerciale.

Denominato “modello di gravità strutturale“, questo sistema analitico fornisce un’approssimazione della posizione delle citate 26 città, comprese le 11 delle quali gli storici hanno perso ogni notizia.

È interessante notare che grazie a questo modello quantitativo si è riusciti a confrontare e abbinare varie ipotesi riguardanti le città perdute, con la maggior parte dei risultati che hanno abbracciato tutte le congetture esistenti. Come hanno scritto i ricercatori, per la maggior parte delle città perdute, le stime quantitative si avvicinano notevolmente alle congetture qualitative prodotte dagli storici, confermando sia modelli storici che il metodo puramente quantitativo realizzato. In alcuni casi in cui gli storici non sono d’accordo sulla probabile posizione di alcune città perdute, ma il metodo quantitativo supporta le tesi di studio di numerosi altri studiosi della storia della regione.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: National Bureau of Economic Research .

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