sabato, 27 Aprile 2024
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PORTATA ALLA LUCE PORTA MONUMENTALE IN PIETRA DI 5500 ANNI FA A TEL ERANI, ISRAELE

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Una porta monumentale di un centro urbano risalente a circa 5.500 anni fa è stata trovata a Tel Erani, nel sud di Israele, rendendola la più antica porta di Israele per diversi secoli di differenza.

Risalente alla Prima Età del Bronzo, questa porta realizzata con giganteschi blocchi di pietra importati, integrati dai consueti mattoni di fango locali, ha una logica costruttiva di enigmatico sforzo.

Secondo Emily Bischoff, direttrice degli scavi per conto dell’IAA, è la prima grande porta di Israele del Bronzo Antico e sembrerebbe essere stata ricoperta da piastrelle in pietra e difesa da due torri di guardia.

Se la porta era in pietra all’ingresso nord della città, le mura della città erano di mattoni di fango, tipici delle mura urbane dei centri dell’epoca, così come anche la porta meridionale realizzata anch’essa con i mattoni di fango.

Entrambe le porte operavano durante la Prima Età del Bronzo e la datazione è stata determinata in base alle particolari ceramiche rinvenute in associazione alla struttura.

Circa la differenza costruttiva tra l’imponente porta in pietra e quella di mattoni in fango è probabilmente dovuta a una questione di rappresentanza: la porta settentrionale era utilizzata per l’ingresso nel centro urbano da parte di comuni cittadini, commercianti ma anche nemici che volevano entrare in città.

Secondo Martin David Pasternak, un ricercatore dell’IAA, la porta non solo difendeva l’insediamento, ma trasmetteva anche il messaggio che si entrava in un insediamento importante, forte e ben organizzato politicamente, socialmente ed economicamente. Era un messaggio propagandistico rivolto anche agli stranieri, nella fattispecie agli Egiziani, dove il processo che avrebbe portato all’unificazione del Basso e dell’Alto Egitto sotto il re Narmer era già iniziato.

In Israele non si conoscono altre porte in pietra realizzate in  quel periodo, anche se nel Vicino Oriente ne sono state identificate di precedenti, ad esempio in Giordania, ascrivibile alla metà del IV millennio a.C. La prima porta conosciuta in Israele fino ad ora era stata identificata a Tel Arad, e fu costruita circa tre secoli dopo questa porta.

Tel Erani era situata nella pianura costiera e probabilmente aveva rapporti commerciali sia con l’interno che con la costa. Gli archeologi concordano che rappresenti un esempio relativamente precoce di urbanizzazione, caratterizzato da architettura pubblica, alcune prove di specializzazione economica e commercio e una densa occupazione, sebbene la sua popolazione non sia stata finora stimata.

Per quanto riguarda il commercio, gli archeologi hanno identificato ceramiche della Prima Età del Bronzo, provenienti da una serie di aree della costa e delle colline, del Negev e del deserto della Giudea.

L’ultimo scavo archeologico del sito è avvenuto il mese scorso durante una campagna di archeologia preventiva, durante la posa di una nuova conduttura dell’acqua nella vicina Kiryat Gat, portando alla luce diversi reperti archeologici e parte delle fortificazioni dell’insediamento.

Tel Erani è stata occupata almeno dal Calcolitico ed è un classico tell, un insediamento costruito sopra quello precedente e così via per parecchi secoli. Secondo Bischoff, il centro era molto popolato durante il Primo Bronzo ma, durante un particolare punto della loro storia, gli abitanti di Tel Eroni sentirono il bisogno di protezione e costruirono fortificazioni: una cinta attorno all’insediamento, con alcuni edifici lasciati fuori, indicativo di quanto fosse grande il centro.

Per quanto riguarda i blocchi di pietra della porta, dovrebbero essere stati importati: quel tipo di roccia non esiste nelle immediate vicinanze e, probabilmente, il trasporto fu realizzato con quadrupedi, forse asini, raffigurati anche in diversi manufatti come animali da soma: Sono presenti anche sepolture di asini in diversi luoghi del paese.

Secondo Bischoff, i blocchi potrebbero provenire da un sito a sud di Lakish, nel periodo in cui gli abitanti del centro urbano, durante la Prima Età del Bronzo, decisero di difendersi, con un enorme sforzo costruttivo, dagli Egiziani che iniziarono ad affacciarsi nel Vicino Oriente.

Gli Egiziani conquistarono comunque Tel Erani e le tracce sono identificabili dalla presenza di ceramiche rinvenute durante lo scavo della porta. Bischoff conferma che la porta stata eretta insieme alla cinta di mattoni di fango, in seguito è stato posato il pavimento in ciottoli e poi le prime abitazioni.

Dalla pavimentazione, il team di ricerca ha portato alla luce ossi di animali, strumenti di pietra e ceramiche risalenti alla Prima Età del Bronzo, la datazione dell’invasione egiziana. In effetti, alcuni dei manufatti di ceramica provengono dallo stesso Egitto, confermando la teoria che abbiano conquistato questo sito.

Durante il Bronzo avanzato, il centro fu abbandonato e non reinsediato. La superficie delle preziose pavimentazioni  smise di essere manutenuta, i muri di mattoni di fango smisero di essere riparati e iniziarono a crollare, e quella fu la fine di Tel Erani.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: IAA

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