venerdì, 26 Luglio 2024
Scoperte&SitiArcheologici

NUOVI ELEMENTI INDIVIDUATI NEL SISTEMA DIFENSIVO DELLA CITTA’ VECCHIA DI GERUSALEMME

Per leggere questo articolo occorrono 3 minuti

Nuovi elementi del sistema di fortificazione della Città Vecchia di Gerusalemme sono stati scoperti negli scavi dell’Israel Antiquities Authority in Sultan Suleiman Street nel corso dei lavori infrastrutturali realizzati dalla Moriah – The Jerusalem Development Corporation.

Elementi delle fortificazioni dell’antica Gerusalemme e un’impronta della mano scolpita nella roccia sono stati scoperti negli scavi dell’Autorità. Gli scavi archeologici sono stati effettuati lungo Sultan Suleiman Street che corre adiacente alle mura della città e durante le indagini è stata messa in luce parte di un profondo fossato difensivo che circondava le mura cittadine, probabilmente risalente al X secolo d.C. Inoltre, una inconsueta impronta scolpita di una mano è stata individuata nel muro del fossato.

Zubair Adawi, direttore degli scavi per conto dell’IAA, ha scoperto il fossato sotto la strada oggi molto trafficata; il fossato è un enorme canale scavato nella roccia, largo almeno 10 m e profondo tra 2 e 7 m, circonda l’intera Città Vecchia risale a circa il X secolo d.C.. La sua funzione era quella di impedire o rallentare forze nemiche che assediavano Gerusalemme, evitando ulteriori avvicinamenti alle mura e di irrompere nella città. I fossati sono solitamente pieni d’acqua e ben noti nelle fortificazioni in Europa: nel caso di Gerusalemme fossato era asciutto e la sua larghezza e profondità rappresentavano solo un ostacolo che rallentava l’esercito attaccante.

Le imponenti mura e porte del sistema fortificato della Città Vecchia visibili oggi furono erette nel XVI secolo dal sultano ottomano turco Solimano I, il Magnifico. Secondo Amit Re’em, funzionario regionale per Gerusalemme presso l’IAA, le mura di fortificazione precedenti che circondavano l’antica città di Gerusalemme erano molto più possenti delle attuali perché nell’era delle battaglie dei cavalieri, delle spade, delle frecce e della cavalleria alla carica, le fortificazioni di Gerusalemme erano formidabili e complesse, comprendendo mura ed elementi per tenere a bada grandi eserciti che assalivano la città.

Oltre al profondo fossato e, dietro di esso, due ulteriori spesse cortine di mura, grazie a tunnel segreti nelle fortificazioni, alcuni dei quali scoperti dagli archeologi dell’IAA in precedenti scavi, i difensori della città potevano emergere nel fossato e attaccare il nemico di sorpresa, per poi scomparire e tornare indietro in città.

Re’em conferma che gli storici che accompagnarono la Prima Crociata descrissero l’arrivo dei Crociati alle mura di Gerusalemme nel giugno 1099. Esausti per il viaggio, si fermarono di fronte all’enorme fossato e solo dopo cinque settimane riuscirono ad attraversarlo con un dispiego di tatticismi bellici fondamentali e al costo di molto sangue, sotto il pesante fuoco dei difensori musulmani ed ebrei.

Durante l’individuazione del fossato, una impronta di mano scolpita nel sistema murario del fossato è emersa durante lo scavo. Ad oggi, gli archeologi non hanno decifrato il significato di questo elemento, forse il simbolo di uno scalpellino che ha lavorato presso le mura o della sua bottega, uno scherzo di qualche operaio dell’epoca o una simbologia, per ora, ancora sconosciuta.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: IAA

Gerusalemme

Ciao! Lascia un commento o una tua considerazione. Grazie

error: Il contenuto è protetto!!