venerdì, 6 Dicembre 2024
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NUOVE ANALISI AL RADIOCARBONIO DEL SITO DI TEL GEZER DEFINISCONO ALCUNE CRONOLOGIE SUI TERRITORI DEL VICINO ORIENTE

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I ricercatori dell’Österreichisches Archäologisches Institut (OeAI) hanno pubblicato sulla rivista Plos One una nuova serie di analisi al radiocarbonio per il sito di Tel Gezer, uno dei più importanti siti dell’Età del Bronzo e del Ferro in Israele, permettendo, per la prima volta, la possibilità di verificare in che misura i reperti archeologici corrispondono agli eventi storici delle fonti scritte.

La cronologia di fine Tarda Età del Bronzo e della Prima metà dell’Età del Ferro, corrispondente al periodo tra il 1200 al 900 a.C. circa, nei territori del Vicino oriente meridionale, che comprende  i territori dell’attuale Israele, della Giordania e quelli palestinesi, è stata oggetto di intensi studi tra archeologi e ricercatori negli ultimi decenni e la datazione dei singoli insediamenti e la loro cultura materiale hanno un’influenza decisiva sulla ricostruzione della storia complessiva della regione.

Fino ad oggi la cronologia si basava principalmente sul confronto degli stili della ceramica e sul loro collegamento con la storia dell’Egitto e dell’Assiria ma il metodo della datazione al radiocarbonio potrebbe contribuire alla determinazione dell’età archeologica.

Lyndelle Webster, archeologa dell’Istituto archeologico austriaco dell’OeAW, conferma il controllo su più di 75 misurazioni su semi carbonizzati provenienti da molteplici strati di insediamento e distruzione. I risultati delle 35 misurazioni degli strati della Tarda Età del Bronzo e dell’Età del Ferro pubblicati nello studio risalgono al periodo dal XIII al IX secolo a.C. e consentono, per la prima volta, di collocare la storia di Tel Gezer su una linea temporale precisa.

Grazie alla sua posizione lungo antiche rotte commerciali, la città fu uno dei siti più importanti dell’Età del Bronzo e del Ferro (dal III al I millennio a.C.) ed è menzionata in molte fonti egiziane, bibliche e assire, dove è principalmente associata al potere lotte e conquiste.

Con i risultati delle  misurazioni del 14 C è ora disponibile per la prima volta una datazione affidabile degli strati della Tarda Età del Bronzo e dell’Età del Ferro. Le numerose menzioni scritte di Tel Gezer permettono anche di verificare se le date assolute possono essere collegate a eventi storici come distruzioni, grandi modifiche architettoniche o costruzione di fortificazioni.

Le date al radiocarbonio mostrano che Tel Gezer fu pesantemente distrutta intorno al 1200 a.C. L’evento è forse legato ad una campagna militare del Faraone Merenptah, ma è sicuramente collegato alla crisi generale che si può osservare in questa regione e nel Mediterraneo orientale alla fine della Tarda Età del Bronzo. La datazione al radiocarbonio del successivo strato di insediamento contribuisce ad un annoso dibattito tra gli esperti sulla datazione della Cultura filistea. Questa sorse nella vicina pianura costiera e la sua influenza raggiunse il sito di Tel Gezer intorno alla metà del XII secolo a.C., come testimoniano ritrovamenti di ceramiche filistee.

Un’ulteriore discussione riguarda la transizione verso l’architettura pubblica monumentale e l’amministrazione centralizzata a El Gezer. Secondo i nuovi dati al radiocarbonio, questo cambiamento può essere datato alla prima metà del X secolo a.C. anziché al IX secolo a.C. Il risultato potrebbe significare che unità politiche emergenti, probabilmente provenienti dagli altopiani, fossero associate a questo sviluppo.

Poco dopo, intorno alla metà del X secolo a.C., questa prima architettura monumentale venne distrutta, la città fu poi ricostruita, ma subito dopo subì un’altra grande distruzione, che è chiaramente datata intorno al 900 a.C. ma in contrasto con le teorie precedenti, che la collegavano a una campagna del re arameo Hazael, intorno all’840 a.C. Le nuove date al radiocarbonio escludono chiaramente questo scenario successivo. In alternativa, sono ipotizzabili cause non militari o conflitti tra Giuda, Israele e i loro vicini.

E la storia di questa terra martoriata si arricchisce di nuovi tasselli e la allontanano da allegorie descritte in diversi testi…

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: AUSTRIAN ARCHAEOLOGICAL INSTITUTE

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