domenica, 8 Dicembre 2024
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IL POZZO DI PAESTUM

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Paestum è nota per la sua storia millenaria e per i maestosi templi greci straordinariamente ben conservati che hanno affascinato generazioni di architetti, artisti, studiosi e viaggiatori. Le favolose strutture templari, nell’antichità, situate al centro di una città fiorente, attualmente sono lo scenario di uno scavo archeologico molto particolare, un pozzo, che gli archeologi del Parco archeologico di Paestum hanno portato alla luce in un’area vicina al Tempio di Nettuno.

Anche se il contrasto tra lo splendido tempio dorico e la zona di scavo non potrebbe essere più netto, gli archeologi stanno scavando un pozzo risalente al V secolo a.C. Al termine del suo uso, il pozzo è stato in seguito utilizzato come buca di scarico, finché è stato definitivamente abbandonato nel III secolo a.C.

L’esperienza di scavo di un pozzo, personalmente, la ritengo esaltante e ho avuto la possibilità di realizzarla presso il sito dell’antico centro romano di Alba Fucens, in provincia de L’Aquila, dove, con stimate colleghe e colleghi, ho realizzato lo scavo di un pozzo posto al centro del piazzale del Santuario di Ercole, estraendo migliaia di reperti che abbracciano tutti gli otto secoli di vita dell’antica cittadina.

Il direttore degli scavi e del Parco archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, conferma che gli scarichi depositati nel pozzo sono una vera e propria miniera d’oro per gli archeologi perché forniscono uno spaccato della vita quotidiana e, in questo caso, all’ombra dei grandi templi dorici di Paestum, oltre ad essere una sfida sotto il profilo della sicurezza dei lavoratori coinvolti!

Il pozzo è stata una struttura inclusa in una abitazione greca di V secolo a.C.: ha restituito reperti in ceramica, ossa di animali, legno carbonizzato, diversi materiali che potrebbero rivelarsi importanti per la ricostruzione delle abitudini, dell’alimentazione quotidiana e sull’uso delle risorse idriche nell’antica Paestum.

Inoltre, ai visitatori del sito sono offerte visite guidate agli scavi e lo stesso ente del Parco Archeologico ha recentemente aperto i magazzini per i curiosi visitatori e gli studiosi più attenti. Ogni pomeriggio, ad eccezione del lunedì, infatti, gli assistenti dei musei del Parco accompagnano i visitatori nei magazzini, dove possono dare un’occhiata al “dietro le quinte” dell’archeologia!

Le visite si basano sui meravigliosi dipinti delle tombe, sui reperti di ceramiche, sulle ossa umane e animali, ma anche sui diari di scavo delle antiche campagne, offrendo una vasta panoramica di quanto accade prima che un manufatto sia esposto in una bella vetrina in una delle sale del museo.

Il direttore del Parco, l’archeologo Gabriel Zuchtriegel, è nato in Germania ed è stato nominato tre anni fa nel corso dell’ampia e “catastrofica” riforma del MIBAC, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiano. Se inizialmente molti erano scettici sulla sua nomina, a causa della sua giovane età e del suo background non italiano, oggi altri musei ed enti culturali italiani si prodigano a emulare alcune delle attività realizzate nella magnifica Paestum.

Daniele Mancini

Per ulteriori notizie: Parco Archeologico Paestum

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