giovedì, 28 Marzo 2024
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COMPLETATI RESTAURI DEL CIRCO MASSIMO A ROMA

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Da qualche giorno è stato ufficialmente presentato il restauro di uno dei gioielli architettonici della “città eterna”: il Circo Massimo, il più grande stadio dell’antichità.

Circo Massimo, Foro di Max Rossi, Reuters

L’imponente restauro delle rovine del monumentale edificio per spettacoli permetterà al pubblico di visitare la pista da corsa ripulita, ma anche le passerelle di accesso ad arco che hanno visto il passaggio di promettenti artisti, ricchi e influenti senatori e, soprattutto, grandi atleti di quel periodo. Uno di questi è l’auriga Gaius Appuleius Diocles, considerato l’atleta più pagato nella storia del genere umano. Questi, secondo gli studi di Peter Struck dell’Università di Chicago, ha accumulato una cifra pari a  35.863.120 di sesterzi in premi in denaro, equivalenti a circa 10 miliardi degli attuali euro!

Circo Massimo, Foro di Max Rossi, Reuters
Circo Massimo, Foto di Max Rossi, Reuters

Il Circo Massimo, il più grande luogo di Roma dedicato ai ludi e alle feste religiose collegate, si è sviluppato già durante il periodo tardo repubblicano e l’area che comprendono lo stadio erano in uso per eventi pubblici fin dai tempi della monarchia romana (VI sec. a.C.). Secondo i Fasti di Ovidio, durante l’antica festa romana dei Cerealia, era in uso l’abitudine di legare simbolicamente una torcia alle code delle volpi, rappresentate da devote che sorreggevano una torcia; gli animali erano poi lasciati liberi nello spazio agricolo più tardi conosciuto come Circo Massimo, una sorta di punizione simbolica per le creature che annualmente compivano incursioni nelle terre coltivate, sacre alla divinità Cerere. Un’altra leggenda narra che il fondatore di Roma, Romolo dopo aver rapito le donne delle tribù sabine, le ha condotte su un sito a sposare gli uomini romani. Questo sito è quello dove sorgerà il Circo Massimo e che ha portato alla formazione delle prime famiglie romane che poi hanno continuato a costruire la città.

Circo Massimo, Foro di Max Rossi, Reuters
Circo Massimo, Foto di Max Rossi, Reuters

Claudio Parisi Presicce, Soprintendente di Roma ai beni culturali, alla presentazione dei restauri ha affermato: “Possiamo solo immaginare l’attività vivace intorno all’anello che abbiamo restaurato e oggi reso accessibile al pubblico moderno, una struttura in grado di raccogliere enormi folle”. ll Circo Massimo aveva, infatti, una capacità di 150.000 persone e dimensioni gigantesche:  620 m di lunghezza e circa 140-150 m di larghezza (misure al tempo di Augusto). La pista interna, ricoperta di sabbia, vantava una superficie di 43.000 mq, che è pari a più di 8 campi di football americano! La pista conteneva anche la spina, la cruciale striscia mediana attorno alla quale gli aurighi compivano pericolosi e spericolati giri minuziosamente calcolati.

È interessante, infine, notare come alcuni elementi oggetti di restauro relativi alla spina, rivestiti da malta idraulica creata combinando la calce con la ceramica triturata, sono piccoli bacini che venivano adoperati da intraprendenti inservienti, gli sparsores, nel non invidiabile compito di aspersione dell’acqua (dai bacini) su carri e cavalli quanto si avvicinavano alla loro postazione.

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteoriori info: reuters.comrealmofhistory.com

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