mercoledì, 16 Ottobre 2024
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VITA DEI CACCIATORI-RACCOGLITORI DI 10.500 ANNI FA NELLO YORKSHIRE, INGHILTERRA

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Gli scavi effettuati da un team in un sito nel North Yorkshire hanno portato alla luce i resti eccezionalmente ben conservati di un piccolo insediamento abitato da gruppi di cacciatori-raccoglitori circa 10.500 anni fa. Tra i reperti che il team ha recuperato figuravano ossi di animali cacciati, strumenti e armi realizzati con ossi, corna e pietra e rare tracce di lavorazione del legno.

Il sito vicino a Scarborough originariamente si trovava sulla riva di un’isola in un antico lago e risale al periodo Mesolitico. Nel corso di migliaia di anni il lago si è lentamente riempito di consistenti depositi di torba, che hanno gradualmente seppellito e preservato il sito.

Nick Overton dell’Università di Manchester conferma che è raro trovare materiale così antico in condizioni così buone. Il Mesolitico, in Gran Bretagna, coincide nel periodo che precede l’introduzione della ceramica o dei metalli, quindi trovare resti organici come ossi, corna e legno, che di solito non sono conservabili, è incredibilmente importante per comprendere i modi di vita degli individui.

L’analisi dei reperti sta permettendo al team di ottenere maggiori informazioni rispetto a studi precedenti sulle prime comunità preistoriche inglesi. Gli issi mostrano che i cacciatori-raccoglitori cacciavano una vasta gamma di animali in diversi habitat intorno al lago, inclusi grandi mammiferi, come alci e cervi rossi, mammiferi più piccoli, come castori e uccelli acquatici. I corpi degli animali cacciati sono stati macellati e parti di essi sono state intenzionalmente depositati nelle zone umide del sito sull’isola.

Il team ha anche scoperto che alcune delle armi da caccia fatte di ossi e corna di animali erano state decorate prima di essere depositate sulla costa dell’isola. Secondo i ricercatori, questo dettaglio dimostra che gli individui del Mesolitico avevano regole rigide su come dovevano essere “smaltiti” i resti di animali e i manufatti usati per ucciderli.

Secondo Amy Gray Jones dell’Università di Chester, l’opinione pubblica è convinta che i cacciatori-raccoglitori preistorici vivessero sull’orlo della fame, spostandosi da un posto all’altro in un’infinita ricerca di cibo e che fu solo con l’introduzione di agricoltura che gli esseri umani abbiano trovato trovato uno stile di vita più stabile e remunerativo dal punto di vista alimentare. Grazie a questa ricerca, osserva la Gray Jones, si è scoperto che i gruppi umani abitavano una ricca rete di siti e habitat, che si prendono il tempo per decorare oggetti e si prendono cura del modo in cui debbano essere conservati i resti di animali e dei manufatti più importanti, dimostrando di non essere individui che stavano lottando solo per sopravvivere. Erano fiduciosi nella comprensione del paesaggio che li circondava, dei comportamenti e degli habitat delle diverse specie animali che vi abitavano.

Il team spera che la ricerca futura in questo sito e in altri nell’area continui a gettare nuova luce sul rapporto tra gruppi umani e ambiente circostante. L’analisi dei depositi di torba intorno al sito dimostrerebbe, infatti, che si trattava di un paesaggio incredibilmente biodiverso, ricco di vita vegetale e animale: con il proseguo della ricerca  si confida di scoprire quali effetti abbiano avuto gli esseri umani su questo ambiente.

Barry Taylor dell’Università di Chester osserva che dalle ricerche condotte in altri siti intorno al lago, queste comunità umane gestivano e manipolavano deliberatamente comunità di piante selvatiche. Ritiene che gli studi debbano mostrare, in modo più dettagliato, come gli esseri umani stavano alterando la composizione di questo ambiente migliaia di anni prima dell’introduzione dell’agricoltura in Gran Bretagna.

Il progetto ha ricevuto il sostegno finanziario del Royal Archaeological Institute, della Prehistoric Society e della Scarborough Archaeological and Historical Society, si è svolto con l’aiuto del proprietario terriero Sidney Craggs, delle Università di Chester e Manchester e dei volontari della Scarborough Archaeological and Historical Society.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Università di Chester

Cacciatori-raccoglitori

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