sabato, 12 Ottobre 2024
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SCOPERTA LA PIU’ ANTICA IMPRONTA FOSSILE DI HOMO ERECTUS!

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“La loro età è ancora da confermare con certezza, ma le impronte riveleranno molto circa l’evoluzione dell’uomo, perché forniscono informazioni vitali sui nostri antenati, sulla loro andatura e possibilità di muoversi”. Così Alfredo Coppa, l’archeologo italiano dalla Sapienza di Roma che ha condotto lo scavo , ha detto a TheLocal. com (il giornale di notizie digitali in lingua inglese con edizioni locali in diversi paesi del mondo, nrd).

Coppa ed i suoi colleghi italiani stavano lavorando con i ricercatori dal Museo Nazionale di Eritrea quando hanno portato alla luce una lastra di 26 metri quadrati pietra contenente le impronte. Oggi l’area si trova nel mezzo di un deserto arido, ma 800.000 anni fa, l’ambiente era molto diverso.

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Elaborazione foto delle tracce rinvenute. Aalad-Amo, Eritrea, foto: Uniroma La Sapienza

Le impronte fossili, che sono quasi indistinguibili da quelle dell’uomo moderno, sono state lasciate in sedimenti sabbiosi su quello che gli archeologi ritengono che una volta era la riva di un grande lago. Le forme delle impronte suggeriscono che sono stati colmate da acqua dopo che si sono formate e prima di essere completamente sepolte. “Impronte fossili sono estremamente rare”, ha spiegato Coppa.”Abbiamo bisogno di effettuare più scavi nella zona in cui, finora, abbiamo rinvenuto resti fossili di cinque o sei diversi esemplari di Homo Erectus“. Intorno alle impronte, che si muovono da nord a sud, possono essere identificate le tracce di una gazzella, che potrebbe essere stata pedinata dal nostro soggetto.
uominiL’Homo Erectus, vissuto tra 1,9 milioni e 70.000 anni fa,  si diffuse dall’Africa orientale alla gran parte del Medio Oriente e dell’Asia. L’uomo moderno, l’Homo Sapiens, si è evoluta da un gruppo di Homines Erecti africani a partire da circa 200.000 anni fa.

Le impronte possono essere, quindi, identificate come quelle del più antico Homo Erectus mai scoperto, ma non sono affatto le più antiche orme di ominidi. Nel 1976, una squadra in Tanzania rinvenne le tracce di 3,8 milioni di anni fa relative al primo antenato eretto dell’uomo, l’Australopithecus.

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per maggiori informazioni, cliccare qui: TheLocal.com

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