giovedì, 5 Dicembre 2024
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RINVENUTA ABITAZIONE NELLA ROMA DI VI SEC. A.C.

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La scoperta realizzate  nel 2015 di una grande residenza, nella parte centrale di Roma, di VI sec. a.C. indica la possibilità che l’antica città fosse notevolmente più grande di quanto si pensasse durante il suo periodo arcaico. Trovata sul colle Quirinale, tra l’odierna Via Veneto e la stazione Termini, l’antica abitazione è straordinariamente intatta, con pareti intonacate con argilla, travi in legno e anche un tetto. La residenza ufficiale del Presidente della Repubblica italiana, il Quirinale, era originariamente inclusa all’interno dei confini della città regia, durante il regno del sesto re di Roma, Servio Tullio. Questi era noto per l’istituzione della famosa Costituzione Serviana, in cui nella quale patrizi e plebei erano distinti in classi censitarie (Classis) e al censo erano commisurati diritti e doveri civili e militari; collegata con questa divisione, è una riforma dell’esercito su basi centuriate.

Resti di residenza arcaica sul Quirinale - Foto ANSA
Resti di residenza arcaica sul Quirinale – Foto ANSA

Fino a oggi gli storici credevano che il Quirinale fosse un luogo sacro, che ospitasse una serie di templi e anche una necropoli. Le zone residenziali, è stato ritenuto in precedenza, si trovavano nei pressi del Foro, verso il sud della città. Parlando del ritrovamento, Francesco Prosperetti, Soprintendente speciale per il Colosseo, il Museo nazionale romano e l’area archeologica di Roma, ha affermato: “Si tratta di una scoperta eccezionale, tra le più importanti degli ultimi 10 anni. I resti di questa casa di inizioVI secolo a.C. è un esempio quasi senza precedenti di antica architettura arcaica in questa città”.

Resti di residenza arcaica sul Quirinale - Foto ANSA
Resti di residenza arcaica sul Quirinale – Foto ANSA

Costruita in cima ad una roccia vulcanica comunemente presente nel sottosuolo della città, il tufo , la casa di recente scoperta consisteva in due camere con portico che funge da ingresso principale. Inoltre, il sito contiene diversi indizi distinti che suggeriscono che l’edificio sia stato utilizzato per scopi residenziali. Secondo Mirella Serlorenzi, responsabile scientifica del team di scavo, avrebbe potuto essere la residenza di un custode incaricato di prendersi cura di un tempio vicino e che è stato portato alla luce nel 2013, confermando che all’inizio del VI secolo a.C., Roma era molto più grande di quanto si pensasse prima di questa ultima scoperta.

E’ quindi chiaro che, oltre a essere centrato sulla zona del Foro, Roma arcaicasi sia sviluppata su un’area molto più grande di quanto originariamente creduto. Darius Arya, archeologo, docente, e conduttore di numerosi documentari per Discovery, History e National Geographic Channel, recentemente coinvolto nei lavori di scavo a Ostia Antica, ha aggiunto: “Molti grandi progetti di restauro in corso ora sono concentrati sui monumenti più importanti che conosciamo, come il Colosseo e la Fontana di Trevi, ma c’è molto della storia di Roma che non è così ben tenuto in considerazione. Ciò che è così sorprendente è che questa scoperta risale al periodo arcaica di Roma, un periodo cruciale, il periodo regale, che ha reso Roma grande come la conosciamo!”

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori informazioni: National Post News

Roma

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