venerdì, 4 Ottobre 2024
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LA BIRRA SI PRODUCE DA 13.000 ANNI!

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Un nuovo studio pubblicato nel Journal of Archaeological Science annuncia che le pratiche di produzione della birra esistevano nel Mediterraneo orientale oltre cinque millenni prima delle prime prove conosciute, scoperte nel nord della Cina.

In un progetto di collaborazione archeologica tra la Stanford University e l’Università di Haifa, in Israele, gli archeologi hanno analizzato tre mortai di pietra da un sito di grotte sepolcrali, nei pressi del Monte Carmleo, in Israele, attribuibili alla Cultura natufiana, circa 13.000 anni or sono. La loro analisi ha confermato che queste malte venivano utilizzate per la produzione di frumento e orzo e per la conservazione degli alimenti.

Li Liu, nel suo Dottorato di ricerca presso il Department of East Asian Languages and Cultures alla Stanford University, sostiene che la produzione di alcol e la conservazione degli alimenti siano state tra le principali innovazioni tecnologiche che hanno portato allo sviluppo di civiltà nel mondo e la scienza archeologica è un potente mezzo per rivelarne origini e decodificarne i contenuti. Dunque, queste nuove scoperte gettano nuova luce su una storia più profonda della società umana.

Le prime testimonianze archeologiche per la produzione di birra a base di cereali, ancora prima dell’avvento dell’agricoltura, provengono dai gruppi umani natufiani, popolazioni semi-sedentarie che hanno vissuto nel Mediterraneo orientale tra il Paleolitico e il Neolitico, dopo l’ultima era glaciale. I natufiani della Grotta di Raqefet raccoglievano piante disponibili localmente, conservavano i semi e producevano birra come parte dei loro rituali.

Dani Nadel, dello Zinman Institute of Archaeology, Università di Haifa, ritiene che i natufiani hanno frequentato la Grotta di Raqefet per molto tempo: nei suoi scavi ha scoperto una necropoli con 30 individui e ogni sepoltura ha conservato un corredo funerario ricco di piccoli strumenti di selce, ossa di animali, attrezzi in pietra e circa 100 mortai con relative coppelle di pietra. Alcuni degli scheletri sono ben conservati e hanno fornito date precise degli scheletri e persino il DNA. si hanno le prove che le sepolture da piante e fiori ornamentali!

Con i dettagli della produzione di birra, tutti reperti della Grotta di Raqefet forniscono un vivido e interessante spaccato della vita degli “uomini” natufiani, delle loro capacità tecnologiche e innovazioni.

Dopo cinque stagioni di scavi e una vasta gamma di studi, l’ultima pubblicazione si è basata anche su archeologia sperimentale, l’esame contestuale, l’uso e le analisi dei residui. I risultati indicano che i Natufiani hanno sfruttato almeno sette tipi di piante associate macinate nei mortai, tra cui grano o orzo, avena, legumi e fibre di rafia (incluso il lino). Si è potuto dedurre che imballavano i cibi vegetali in contenitori di fibra e li conservavano in capaci contenitori di pietra.

Con ulteriori utensili, prima trasformavano i semi e poi li cuocevano per preparare birra base di orzo che probabilmente veniva servita nei banchetti rituali 13.000 anni fa!

I modelli di usura e l’assemblaggio microbotanico suggeriscono che due dei tre mortai tipo boulder esaminati sono stati infatti utilizzati come contenitori per alimenti vegetali, inclusi i malti di frumento e orzo. Probabilmente erano coperti da coperchi composti, probabilmente, da lastre di pietra e altri materiali. È probabile che gli alimenti siano stati collocati in cesti fatti di fibre di rafia per facilitare la consegna. Gli alberi circostanti, presenti in quel periodo, potrebbero aver fornito condizioni fresche idonee per la conservazione degli alimenti, in particolare per mantenere i malti di cereali.

Combinando i dati sull’uso e sui residui, il terzo tipo di mortaio studiato è stata interpretato come un contenitore multifunzionale per la preparazione del cibo, che comprendeva sia cibi frantumati, sia birra prodotta da semi di frumento e orzo, accompagnati, probabilmente, da legumi e altre piante come ingredienti aggiuntivi.

Le prove della produzione di birra nella Grotta di Raqefet, prove risalenti a  13.000 anni fa, forniscono, dunque, un esempio dei complessi atteggiamenti sociali e rituali del Natufiano. La birra potrebbe essere stata, almeno in parte, una motivazione  per coltivare i cereali nel sud del Vicino Oriente, sostenendo un’ipotesi sulla produzione della birra proposta dagli archeologi già 60 anni fa.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Elsevier

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