Uno scavo archeologico in un parco cittadino ha portato alla luce quella che potrebbe essere la prima abitazione del centro urbano di Cardiff. Il Caerau and Ely Rediscovering (CAER) Heritage Projec , una partnership tra l’Università di Cardiff, Action in Caerau&Ely (ACE), scuole locali, residenti e partner dediti alla conservazione del patrimonio, ha avviato gli scavi al Trelai Park, a meno di un chilometro da Caerau Hillfort, un sito archeologico di importanza nazionale dove gli archeologi dell’Università di Cardiff e i membri della comunità hanno realizzato diverse scoperte archeologiche ascrivibili a partire dal neolitico all’età medievale.

Secondo i ricercatori, l’insediamento denominato “Trelai Enclosure” avrebbe potuto fornire l’anello mancante tra la tarda Età del Ferro e il primo periodo romano, mostrando elementi storico-archeologici chiarificanti.

L’edificio/abitazione circolare indentificato nei pressi della Cardiff West Community High School, in realtà, precede qualsiasi altro elemento datante. Un vaso di terracotta scoperto nel sito ha fornito al team un’indicazione cronologica più precisa del periodo di tempo a cui è possibile far risalire l’edificio.

Oliver Davis, co-direttore del progetto CAER, con sede presso la School of History, Archaeology and Religion dell’Università di Cardiff, ritiene che quello che abbiamo scoperto è del tutto inaspettato e potrebbe fornire le prime tracce sulle origini di Cardiff. Il vaso che è stato trovato è splendidamente decorato e ben conservato, rero da rinvenire in quelle zone, così come è raro identificare un insediamento dell’Età del bronzo in Galles dove esistono solo un paio di altri ascrivibili a quel periodo.

Secondo David Wyatt, collega e co-direttore di Davis, potrebbe essere stato identificato l’anello mancante più antico tra la tarda età del ferro e il primo periodo romano. I ricercatori ritengono che l’edificio circolare possa essere stato edificato tra la metà e la tarda età del bronzo, tra il 1500 e il 1100 a.C.  e il recinto circostante potrebbe essere decisamente antecedente alla costruzione.

Tom Hicks, archeologo del progetto Exploring the Past dell’Università di Cardiff, ha recuperato il vaso durante lo scavo e ritiene che è un esempio molto ben conservato di ceramica dell’Età del Bronzo e una scoperta significativa per la documentazione archeologica nella regione. La decorazione sul vaso mostra che gli individui che l’hanno realizzata desideravano mostrare la loro creatività agli altri e ulteriori analisi scientifiche potrebbero essere in grado confermare l’uso e le origini del vaso prima che venisse accantonato nei pressi del fossato del recinto/muro di cinta.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini