venerdì, 3 Maggio 2024
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I PIU’ ANTICHI GRAFFITI VICHINGHI INDIVIDUATI NEL SITO DI STÖÐ, ISLANDA

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Un team di archeologi d’Islanda ha portato alla luce uno dei più antichi graffiti conosciuti del paese: un frammento di “graffiti vichinghi” che sembrerebbe rappresentare un’imbarcazione, il classico  simbolo della storia della popolazione nordica.

I ricercatori, guidati da Bjarni F. Einarsson, archeologo della compagnia privata Fornleifafræðistofan (The Archaeological Office) e responsabile degli scavi del progetto, hanno trovato i graffiti tra i resti di una longhouse: l’incisione è stata realizzata su una pietra di argilla rossastra larga 2,5 centimetri e risalirebbe a poco dopo l’inizio del IX secolo d.C.

La rappresentazione della nave non è completa e, secondo Einarsson, sarebbe tipico dei graffiti delle barche vichinghe, ha detto. L’intaglio mostra una vela con linee verticali, una corda dalla vela alla parte anteriore della nave e uno scafo parzialmente raffigurato.

I graffiti delle navi dell’era vichinga, sia a livello di raffigurazioni di barche solitarie che incisioni di flotte, sono comuni in Scandinavia e si trovano spesso su frammenti di ossi, pietra e legno, Einarsson conferma che è ancora sconosciuto perché gli individui incidessero navi, molto dozzinali, su tutti i tipi di materialI.

L’argilla con l’incisione è solo uno dei tanti manufatti scoperti nella longhouse che Einarsson portò alla luce a Stöð, nell’Islanda orientale, nel 2007 durante un’indagine archeologica di archeologia preventiva per un’azienda che intendeva posare cavi in ​​fibra ottica nell’area. Grazie al sostegno e ai finanziamenti locali, è tornato nel 2015 per scavare nel sito archeologico e da allora vi è tornato ogni anno.

Le datazione al radiocarbonio e alla tephra, la celebre cenere vulcanica i cui strati sono presenti in Islanda, hanno rivelato che i Vichinghi abitarono e ricostruirono la longhouse in tre fasi: prima dell’800 d.C., poco dopo l’800 e, infine, nella seconda metà dell’800. Queste date corrispondono alle note date di arrivo dei Vichinghi in Islanda; il “Libro degli insediamenti” del XII secolo, che descrive i primi giorni di insediamento dell’Islanda, afferma che gli esploratori arrivarono negli anni ’70 del IX secolo. Le tracce archeologiche mostrano che già alcuni insediamenti fossero stati creati sull’isola, ma la data effettiva del primo arrivo è ancora sconosciuta.

Manufatti rinvenuti dalla seconda metà del IX secolo includono pesi di piombo, hack in argento (una forma di moneta), piccoli frammenti di oro e una quantità estremamente elevata di perline, suggerendo che i Vichinghi che vivevano lì fossero commercianti.

Secondo Einarsson, questa combinazione di ricchi manufatti rinvenuti, indicherebbe che la longhouse potrebbe essere stata sotto il comando di un capo tribù e che, probabilmente, la condivideva con molte altri individui del clan,  altre famiglie e individui di tutte le classi, anche schiavi.

Einarsson ha trovato i graffiti della nave mentre scavava un muro attribuibile alla fase di mezzo dell’insediamento, quando la longhouse era lunga circa 43 m. In Islanda hanno rinvenuto altri graffiti incisi, tra cui un’incisione che raffigura un viso di tricheco proveniente da una fattoria vichinga nell’Islanda occidentale ascrivibile al X secolo. Altri graffiti includono motivi geometrici, graffiti con caratteri runici dal testo oscuro e persino pornografico, ad indicare che scolpivano ogni tipo di immagine ovunque andassero quasi come portafortuna o per buoni auspici.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Antiquity, longhouse 

 

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