venerdì, 26 Aprile 2024
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DA STUDI GEOLOGICI, INTERPRETAZIONE SU STRUMENTI DI PRODUZIONE ALIMENTARE, DA VOLUBILIS, MAROCCO

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Un recente studio sugli strumenti di pietra rinvenuti in un avamposto africano dell’Impero Romano ha evidenziato che per gli antichi fornai e mugnai avere gli strumenti giusti era una questione di tipo geologico!

Un team di geoscienziati e archeologi ha scoperto che dall’analisi di alcuni frammenti degli antichi strumenti presso un laboratorio di geologia dell’Università del Texas, ad Austin, contenitori e macine per impastare provenienti dalle rovine di Volubilis, oggi in Marocco, questi erano realizzati in una roccia specifica che probabilmente ha migliorato la funzione di ogni strumento.

I risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Journal of Archaeological Science: Reports e mostra come i ricercatori abbiano determinato come il materiale litico era di provenienza locale, una scoperta che sfida la teoria secondo cui alcune macine erano state importate da lontano, indicando anche che gli artigiani che le hanno realizzate potrebbero aver ricevuto le indicazioni direttamente dai lavoratori che li avrebbero poi utilizzati.

Jared Benton, coautore dello studio e docente all’Old Dominion University, dove studia i rapporti commerciali tra i laboratori di epoca romana, ritiene quanto sia interessante scoprire che la fonte locale di approvvigionamento sia apparentemente un’unica fonte.

Derek Weller, ricercatore presso l’Istituto di ricerca sui terremoti dell’Università di Tokyo, ha guidato lo studio partito all’inizio del 2020 con l’analisi dei primi campioni degli strumenti rinvenuti a Volubilis per individuare maggiori info sulla loro composizione geologica.

I ricercatori hanno sottoposto tutti e 16 i campioni a un dettagliato lavoro scientifico per determinarne la composizione a livello geochimico. La ricerca ha rivelato un tipo diverso di roccia per ogni tipo di strumento. Le macine da grano erano ricavate da basalto vescicolare (una pietra vulcanica ricca di pori a spigolo vivo); i frantoi erano costituiti da calcari clastici fossiliferi (un calcare contenente frammenti di altre rocce e piccole conchiglie fossili); le impastatrici erano realizzate in pietra calcarea senza materiale clastico o fossili.

Lo studio rileva come gli attributi delle rocce si riferiscano alla funzione specifica di ogni strumento. Ad esempio, i pori del basalto potrebbero aver contribuito a macinare il grano mentre la pietra si consumava.

Weller ha anche utilizzato i dati geochimici per determinare che tutte le pietre provenissero da cave nei pressi di Volubilis. Il calcare è abbondante nella regione e due cave di calcare erano già attive in epoca romana; per il basalto, gli archeologi pensavano che fosse importato dall’Italia mentre proveniva dalle vicine montagne del Medio Atlante.

La ricerca suggerisce che un singolo fornitore potrebbe aver soddisfatto tutta la domanda in città e ricevere input dalle maestranze locali dimostrando, per l’ennesima volta, quanto la collaborazione tra ricercatori di diverse specializzazioni possa essere la chiave per sviluppare conoscenze e interpretare le risposte.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Università del Texas

Macina

2 pensieri riguardo “DA STUDI GEOLOGICI, INTERPRETAZIONE SU STRUMENTI DI PRODUZIONE ALIMENTARE, DA VOLUBILIS, MAROCCO

  • Proseguono gli articoli del Prof. D. Mancini che per la loro stesura lineare stanno cambiando l’approccio all’Archeologia di molte persone che rifuggivano l materia avendo trovato spesso testi molto “pesanti”. Complimenti, Gian Carlo Pavia

    Rispondi
    • Daniele Mancini

      Carissimo Gian Carlo, i tuoi sempre ben graditi complimenti mi spingono a continuare imperterrito nelle pubblicazioni. Grazie per leggermi, sempre!

      Rispondi

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