venerdì, 26 Aprile 2024
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IL MAUSOLEO DI ALICARNASSO POTREBBE ESSERE RESTAURATO!

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Il Mausoleo di Alicarnasso  era una tomba grandiosamente costruito per Mausolo e sua moglie Artemisia II tra il 353 e 350 a.C., in quella che oggi è l’attuale Bodrum in Turchia. Oggi, dopo più di 2.300 anni, sono stati elaborati dei progetti per restituire la struttura, che viene annoverato tra una delle Sette Meraviglie del mondo antico, all’antico splendore. Gli architetti e gli ingegneri stanno anche studiando le modalità per aprire un passaggio stradale dal porto di Bodrum al sito storico.

Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historiae, ci ha lasciato una descrizione delle dimensioni dell’edificio:

«[…] i lati sud e nord hanno una lunghezza di 63 piedi (ca. 18,67 metri); sulle fronti è più corto. Il perimetro completo è di 440 piedi (ca. 130,41 metri); in altezza arriva a 25 cubiti (ca. 11,10 metri) ed è circondato da 36 colonne; il perimetro del colonnato è chiamato pteron […]

Skopas scolpì il lato est, Bryaxis il lato nord, Timotheos  il lato sud e Leochares quello ovest ma, prima che completassero l’opera, la regina morì. Essi non lasciarono il lavoro finché non fu completato e decisero che sarebbe stato un monumento sia per la loro gloria che per quella della loro arte. Vi lavorò anche un quinto artista. Sullo pteron si innalza una piramide alta quanto la parte bassa dell’edificio che ha 24 scalini e si assottiglia progressivamente fino alla punta: in cima c’è una quadriga di marmo scolpita da Pythis. Se si comprende anche questo l’insieme raggiunge l’altezza di 140 piedi (ca. 41,50 metri) […]», così scrive Plinio…

L’ambizioso progetto di restauro verrà avviato grazie allo sforzo di collaborazione tra la Mediterranean Countries Academy Foundation e il celebra archeologo danese Professore Poul Pedersen e il suo assistente Professore John Lund, entrambi con decenni di esperienza presso la University of Southern Denmark. L’obiettivo primario di questo sforzo si concentrerà prevalentemente sulla tomba di Mausolo, ma il progetto comporterà anche uno serie di altre opere di restauro. Il restauro, inoltre, prevede il ripristino di un cimitero ebraico, di una chiesa, il completamento degli scavi archeologici delle antiche mura della città di Bodrum e di quelli dell’ippodromo. Gli archeologi si occuperanno anche di portare alla luce tutti i manufatti interrati nella zona prossima al mausoleo.

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Le attuali rovine del sito. Foto Hadrian / Wikimedia

Ozay Kartal, direttore della Mediterranean Countries Academy Foundation, ha affermato: “Esistono molti cittadini di Bodrum che non sanno che Erodoto si nato ad Alicarnasso/Bodrum e che il Mausoleo di Alicarnasso è elencato come una delle Sette Meraviglie del Mondo. Questo è il motivo per cui la nostra priorità è quella di restituire questo mausoleo alla pubblica fruizione e aprire una strada dal porto fino al sito. Come fondazione, organizzeremo un International Mausolus Workshop a maggio per fornire informazioni sulla storia di Bodrum con la partecipazione di accademici, storici e archeologi. Questo workshop sarà un passo molto importante che porta al progetto di restituzione del Mausoleo di Alicarnasso”.

Storicamente si ricordi che Mausolo, nativo della Caria, in Anatolia occidentale,  è stato un satrapo dell’impero persiano ma anche un grande ammiratore della cultura greca, tanto che l’intera struttura del Mausoleo di Alicarnasso è stata creata da architetti greci, ma anche dotato di rilievi scultorei di altri artisti greci eminenti della sua epoca. In sostanza, la magnificenza della struttura completa di quasi 20 metri di altezza che ha spinto Antipatro di Sidone per designarlo come una delle Sette Meraviglie del mondo antico.

Purtroppo il Mausoleo di Alicarnasso è stata l’ultima di sei meraviglie andate distrutte, riunendo il suo destino di monumento devastato da cause naturali come i terremoti che hanno falcidiato l’Anatolia tra il XII e il XV secolo. E’ vano ricordare che etimologicamente la parola ‘mausoleo’ derivi dal nome del sovrano anatolico Mausolo che ha eretto lo splendido monumento!

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori infohurriyetdailynews.com

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