sabato, 27 Aprile 2024
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TAVOLETTA LIGNEA INSCRITTA PROVENIENTE DALL’ISOLA DI PASQUA POTREBBE ESSERE ANTECEDENTE ALL’ARRIVO DEGLI EUROPEI

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Una tavoletta lignea inscritta con caratteri “rongorongo” proveniente dall’isola Rapa Nui, nel Pacifico orientale, chiamata anche Isola di Pasqua, è antecedente all’arrivo degli europei, rafforzando la probabilità che la scrittura sia uno dei pochi sistemi inventati in modo indipendente.

Secondo una nuova ricerca recentemente pubblicata sulla rivista Scientific Reports, il legno di una delle quattro tavolette inscritte in rongorongo, conservate in una collezione a Roma, risale al periodo compreso tra il 1493 e il 1509, più di 200 anni prima del primo arrivo registrato degli europei sull’isola, nel 1720.

Gli intricati glifi rongorongo sembrano completamente diversi da qualsiasi lettera europea, fornendo ulteriore supporto all’idea che la lingua sia stata sviluppata in modo indipendente.

Rapa Nui, che si trova a quasi 3.800 chilometri al largo della costa del Cile, fu colonizzata dagli esseri umani tra il 1150 e il 1280. Sebbene gli europei arrivarono nel XVIII secolo, non notarono la scrittura locale basata sui glifi fino al 1864, che ora esiste solo su 27 manufatti in legno, nessuno dei quali è ancora sull’isola. I missionari cattolici presero quattro di queste tavolette nel 1869 e le inviarono al vescovo di Tahiti, che successivamente le inviò in Europa. Rapa Nui è famosa per le sue peculiarità archeologiche, tra cui le gigantesche teste di pietra conosciute come moai.

Ferrara e i suoi colleghi hanno condotto la datazione al radiocarbonio su minuscoli campioni delle quattro tavolette di rongorongo tenute da una congregazione di suore cattoliche, a Roma. Le date al radiocarbonio hanno suggerito che tre delle tavolette fossero state realizzate con alberi abbattuti nel XVIII o XIX secolo, ma la data al radiocarbonio di una quarta tavoletta lignea inscritta indicava che proveniva da un albero abbattuto nel XV secolo, antecedente all’arrivo degli europei a Rapa Nui e suggererendo che la scrittura rongorongo fosse in uso prima di allora.

E’ comunque possibile che i glifi siano stati incisi su “legno vecchio” di un albero abbattuto molto prima che il rongorongo fosse inciso su di esso. In questo caso, tuttavia, l’iscrizione è stata probabilmente fatta all’incirca nel periodo in cui è stato ottenuto il legno, perché la spiegazione che il legno fosse stato conservato per più di 200 anni prima di essere utilizzato sembra improbabile.

La nuova analisi ha anche suggerito che il legno della tavoletta più antica provenisse da una specie di albero non originario di Rapa Nui e i ricercatori pensano che probabilmente fosse un pezzo di legno galleggiante.

Ferrara ha affermato che tra i circa 15.000 caratteri sopravvissuti in rongorongo che, in molti, hanno provato, senza successo, a decifrare, sono stati riconosciuti più di 400 diversi glifi e nessuno corrisponde a nessun altro sistema di scrittura conosciuto. Molti ricercatori ritengono, dunque, la scrittura è un’invenzione indipendente di ogni popolazione e il rongorongo sembrerebbe uno dei pochi sistemi di scrittura. come la scrittura dei Sumeri, degli Egiziani e dei Cinesi, che sia stato inventato da zero, senza la conoscenza di altri sistemi di scrittura.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: UNIBO Magazine

 

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