giovedì, 18 Aprile 2024
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RICORDI DI UNA BATTAGLIA DALLA VALLE DEL TOLLENSE, GERMANIA ORIENTALE

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Nel mondo esistono luoghi in cui donne e uomini ritornano più e più volte, nel corso della propria vita, nel corso dei secoli, portando o lasciando dietro di loro dei segni che raccontano dello scopo dei loro viaggi. I visitatori potrebbero voler onorare un’altra persona, magari deponendo fiori in un monumento ai caduti, oppure questi simboli possono celebrare un lungo viaggio. I visitatori della Fontana di Trevi a Roma, per esempio, spesso si lanciano una moneta alle spalle per assicurarsi il ritorno nella Città Eterna.

La statuetta nella foto, alta 14 cm e dal peso di oltre 150 grammi, datata all’Età del Bronzo nordica (740-550 a.C.) raffigurante una donna e rinvenuta i recente lungo un sentiero preistorico nella Valle del Tollense, nello stato tedesco del Meclemburgo-Pomerania Anteriore, potrebbe aver svolto entrambi i compiti descritti e ricordare o commemorare un particolare momento di vita.

Trent’anni fa, alcuni studiosi hanno suggerito che questo tipo di statuetta in bronzo, di cui 13 sono state trovate nella Scandinavia meridionale e nella Germania nord-orientale, facesse par te di un sistema ponderale dell’Età del Bronzo

Secondo l’archeologo Thomas Terberger dell’Università di Göttingen, il piccolo numero e la forma insolita di queste figurine non supportano l’interpretazione che servissero da pesi, Altri archeologi hanno suggerito che queste figurine fossero destinate, invece, a rappresentare una divinità ma Terberger ritiene che anche questa teoria sia improbabile Il ricercatore osserva che la rarità e la distribuzione di queste statuette, su un’area relativamente piccola, contrasta con l’interpretazione di una divinità femminile nordica ampiamente conosciuta dell’Età del Bronzo.

Terberger ritiene, dunque, che la statuetta avesse lo scopo di segnare il lungo percorso lungo il quale è stata trovata, un percorso sacro in uso da oltre 1.000 anni. Secondo Tarberger, il considerevole investimento di manodopera nella produzione di manufatti in bronzo come la statuetta suggerisca che fosse una via importante per le comunicazioni e per il commercio, in particolare di stagno e rame. Il ricercatore ritiene che la Valle del Tollense potrebbe essere stata una via breve per gli individuiche viaggiano verso la costa meridionale del Baltico. Non da ultimo, è anche possibile che la persona che abbia lasciato questa statuetta stesse commemorando un episodio traumatico nella storia della valle circa sei secoli prima, un violento conflitto che ha provocato la morte di almeno 150 persone.

Nel XIII secolo a.C., la Valle del Tollense è stata archeologicamente verificata come sede di una delle più cruente battaglie del mondo antico che avrebbe visto scontrarsi oltre 4000 individui i cui resti ossei e armi sono stati individuati in diverse campagne di scavo dal 1997. Questa battaglia sarebbe stato un evento di portata storica senza precedenti e la storia orale e la memoria popolare erano di grande importanza nell’Età del B e secondo Terberger, la valle avrebbe potuto essere un luogo importante da ricordare!

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Prehistoric Journal

LE ROTTE COMMERCIALI DEL BRONZO NELLA SCANDINAVIA DI 4000 ANNI FA

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