martedì, 19 Marzo 2024
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CITTÀ PERDUTA, FONDATA DA ALESSANDRO MAGNO, RITROVATA IN IRAQ

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Una città, ritenuta fondata da Alessandro Magno, è stata scoperta da un team di archeologi in Iraq settentrionale, dopo essere rimasta occultata per oltre 2000 anni. I resti dell’insediamento, noto come Qalatga Darband, sono stati identificati dagli archeologi del British Museum utilizzando droni dotati di telecamere.

Le immagini scattate sono state elaborate consentendo ai ricercatori di individuare i contorni di un grande edificio nascosto sotto i campi di grano e questo ha permesso di determinare l’esatta ubicazione della città. L’archeologo del team John MacGinnis ha affermato che il drone ha fornito informazioni eccellenti: si è riusciti a coprire tutto il sito usando il drone durante la primavera, un procedimento, l’analisi dei segni delle coltivazioni, raramente usato per le ricognizioni nell’archeologia mesopotamica. Ovviamente, con la presenza di strutture sepolte, il grano e l’orzo non crescono in modo uniforme e i colori delle colture mostrano sintomatiche differenze.

Il primo riscontro fotografico della presenza della città perduta si è avuta quando gli archeologi hanno analizzato le foto satellitari di spionaggio realizzate dall’esercito americano negli anni ’60 e che sono state declassificate e rese pubbliche nel 1996. Durante il regime di Saddam Hussein in Iraq, non è stato possibile indagare ulteriormente sul sito e gli studi sono rimasti sospesi fino al 2003, dopo l’invasione dell’Iraq, quando sono caduti tutti i veti legati alla sicurezza del territorio.

Recentemente, alla luce di una maggiore sicurezza raggiunta nella regione, il British Museum ha inviato una squadra a Darband nell’ambito di un progetto per formare archeologi iracheni che avranno il compito di salvare e tutelare gli importanti siti danneggiati dall’isis (volutamente in minuscolo, ndr).

Il team anglo-iraqeno ha stabilito che una città risalente al primo o al secondo secolo a.C. si sia sviluppata sul luogo dove, probabilmente, Alessandro Magno avrebbe realizzato un insediamento di passaggio lungo la strada che nel 331 a.C. ha seguito per raggiungere il fuggitivo re persiano Dario III. La dimensione, la complessità e la ricchezza del sito hanno sorpreso i ricercatori. Hanno trovato statue di divinità greco-romane e altri segni di influenza greca, suggerendo loro che Alessandro e i suoi seguaci lì avrebbero lasciato un insediamento.

Sono stati individuati vari edifici di grandi dimensioni, accanto alle mura fortificate, ma anche diversi ambienti adibiti alla produzione di vino, attestando l’interessante vivacità del centro sulla strada tra Iraq e Iran.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Bristish Museum

 

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