giovedì, 5 Dicembre 2024
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ANTICO SCHELETRO UMANO SCOPERTO IN ANTICO NAUFRAGIO AD ANTIKÝTHERA

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Un team di ricerca internazionale ha scoperto uno scheletro umano durante i suoi scavi in corso del famoso sito subacqueo del naufragio di Antikýthera del 65 a.C. circa. Il relitto, che conserva i resti di una nave commerciale o da carico, si trova al largo dell’isola greca di Cerigotto o Anticitera o, in greco classico, Antikýthera nel Mar Egeo. E’ il  primo scheletro recuperato dal sito del relitto durante l’era di analisi del DNA: questa scoperta potrebbe fornire una precisa conoscenza delle vite delle persone che hanno vissuto 2100 anni fa!

Gli archeologi scavano i resti scheletrici dal naufragio di Antikythera naufragio _ Foto di Brett Seymour EUA WHOI ARGO
Gli archeologi scavano i resti scheletrici dal naufragio di Antikythera naufragio _ Foto di Brett Seymour EUA WHOI ARGO

Guidata da archeologi ed esperti del Ministero Ellenico della Cultura e dello Sport e del  Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI), la squadra ha scavato e recuperato un teschio umano tra cui una mandibola, dei denti, delle ossa lunghe delle braccia e delle gambe, costole e altri resti . Altre porzioni di scheletro sono ancora incorporati nel fondo marino, in attesa dello scavo durante la successiva fase delle operazioni.

Il naufragio di Antikýthera è il più grande naufragio antico mai scoperto:  è stato scoperto e recuperato nel 1900 da pescatori greci di spugne. Oltre a decine di statue di marmo e migliaia di antichità, i loro sforzi hanno riportato in superficie il celebre Meccanismo di Antikýthera, un artefatto considerato come il primo computer al mondo. Nel 1976, Jacques-Yves Cousteau e l’equipaggio della Caypso, hanno recuperato dal relitto oltre 300 oggetti, tra cui resti scheletrici dei passeggeri e dell’equipaggio.

Resti scheletrici in situ nello scavo sul relitto di Antikythera. Foto-di-Brett-Seymour-EUA-WHOI-ARGO
Resti scheletrici in situ nello scavo sul relitto di Antikythera. Foto-di-Brett-Seymour-EUA-WHOI-ARGO

Lo scheletro scoperto il 31 agosto 2016 è il primo ad essere recuperato da un antico naufragio dopo l’avvento degli studi sul DNA e l’esperto, Hannes Schroeder del Museo di Storia Naturale di Danimarca a Copenhagen, si è precipitato ad Antikýthera per vedere i resti. Una volta ottenuto il permesso da parte delle autorità greche, i campioni saranno inviati al suo laboratorio per una serie completa di analisi. Se ancora abbastanza DNA vitale è conservata nelle ossa, è possibile identificare l’etnia e origine geografica del naufrago. “Contro ogni previsione, le ossa sono sopravvissuti più di 2.000 anni sul fondo del mare e sembrano essere in buone condizioni e questo è incredibile”, ha affermato Schroeder.

Il gruppo di ricerca di Antikýthera, inoltre,  genera precisi modelli digitali tridimensionali di ogni manufatto, consentendo l’istantanea condivisione, anche se gli oggetti rimangono sul fondo del mare. Diversi modelli 3D dei resti scheletrici sono disponibili per i ricercatori e il pubblico fruitore sulla pagine web Progetto AntikytheraJonathan Knowles di Autodesk Explorer, afferma “La nostra tecnologia di cattura la realtà non è solo condividere l’incredibile storia del relitto di Antikýtherav con il mondo utilizzando modelli digitali 3D e manufatti stampati; si sta promuvendo la conservazione e il significato di ricerca”.

Il progetto è sostenuto da partner aziendali  privati ed enti pubblici greci. E’ supervisionato dal direttore della Soprintendenza alle Antichità subacquea, Aggeliki Simosi, ed è sotto l’egida del Presidente della Repubblica ellenica, Prokopios Pavlopoulos.

 

Rielaborato e tradotto da Daniele Mancini

 

Per maggiori informazioni: WHOI; articolo originale

 

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