venerdì, 29 Marzo 2024
ArchaeologyNewsConvegni&ConferenzeMusei&MostreViaggi&Turismo

VINO & ARCHEOLOGIA: ANTEPRIMA MONTEPULCIANO D’ABRUZZO

Per leggere questo articolo occorrono 3 minuti

Il vino è sempre stato una delle bevande predilette degli antichi: già su un vaso attico del 530 a.C., conservato al Museo di Villa Giulia di Roma, un cratere a colonnette a figure nere realizzato nella cerchia del pittore di Lisyppides,  vi è rappresentato un sacrificio a dedicato a Dioniso (un corteo dionisiaco, ndr) con raffigurazioni di uva, edera e contenitore del vino da banchetto. Il connubio con l’archeologia ben si lega, quindi con l’evento che vedrà protagonisti il Montepulciano d’Abruzzo e i Musei archeologici della nostra città.

Nel territorio del Mediterraneo antico non erano presenti alberi da frutto come oggi; solo sporadiche specie, come il melo selvatico ma anche la vite, l’ulivo, il frumento arrivati, però, fino ad oggi grazie ai coloni greci dall’Asia minore. La vite si sviluppa in Italia non con i coloni greci ma grazie agli Etruschi dai primi del VI sec. a.C. che ne diffondono la coltivazione (con una vigna molto bassa, ma esistevano anche vigne appoggiate agli alberi, olmo o acero, o a pergola per gli etruschi, ndr)). L’olmo, sacro ad Ipnos, dio del sonno, crea un ampio riparo dai raggi del sole. L’acero, sacro a Fobos, dio della paura, per l’arrossirsi delle sue foglie (rosso sangue). Un dipinto di Jacob del 1791 e conservato al Museo di S. Martino a Napoli, rappresenta la vite arrampicata. Giovanni Bellini, in un dipinto del 1480/85, ci rappresenta una pergola dietro la santità di S. Francesco d’Assisi. Infatti la vite, nella cultura cristiana è fondamentale ma mantiene il ricordo della cultura pagana greca (associata a Dioniso) e ripresa dal Cristianesimo con l’associazione di uva, vino al sangue della passione.

banner_sitoEbbene, in occasione della manifestazione Anteprima Montepulciano d’Abruzzo, ormai alla IV edizione,  per le giornate di venerdì 24 e sabato 25 giugno, presso monumenti archeologici della città si terrano degustazioni e visite guidate:

  • presso il Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo di Villa Frigerj si svolgeranno, nelle due giornate, visite guidate gratuite alle ore 21.00 e alle ore 22.00 a cura delle archeologhe Maria Elena D’Onofrio, Mariangela Terrenzio e Roberta Iezzi dell’associazione culturale OltreMuseo sul tema: “Vino d’Abruzzo. Una storia antica”.  Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 333-6405713;
  • presso il Museo Archeologico Nazionale “la Civitella” si svolgeranno, nelle due giornate, visite guidate gratuite alle ore 21.30 e alle ore 22.00 a cura delle archeologhe Maria di Iorio e Stefania Cocco dell’associazione culturale Mnemosyne sul tema: “Frammenti di archeologia urbana: alla (ri)scoperta dell’antica Teate“. Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 338-4425880

L’ingresso ai musei è di € 4,00 intero – € 2,00 ridotto e gratuito a norma di legge. Visitando entrambi i musei si avrà la riduzione a € 6,00 sul biglietto intero. Inoltre, gli studenti del Liceo Classico G.B. Vico saranno presenti ai Tempietti Romani dalle ore 19.00 alle ore 22.00 con un punto informativo su Vino d’Abruzzo: una storia antica, con pannelli che sintetizzano il tema dell’intero evento. Gli studenti, in veste di guide, spiegheranno il monumento e il tema del vino nel passato e nell’archeologia della regione. Forniranno spunti e informazioni per fruire di tutte le iniziative culturali in programma e scaricare il materiale multimediale specifico. Il tutto a cura di Liceo Classico G.B. Vico, Soprintendenza Archeologia dell’Abruzzo di Chieti, Servizi Educativi, Associazione Culturale OltreMuseo, Associazione Culturale Mnemosyne.

Non mancate e… alla salute!

 

Daniele Mancini

 

Il Programma della manifestazione

Gli itinerari per le degustazioni

Per ulteriori info Anteprima Montepulciano d’Abruzzo

Il bando del Concorso fotografico

2 pensieri riguardo “VINO & ARCHEOLOGIA: ANTEPRIMA MONTEPULCIANO D’ABRUZZO

  • alessandra

    “La vite si sviluppa in Italia non con i coloni greci ma grazie agli Etruschi dai primi del VI sec. a.C. che ne diffondono la coltivazione (con una vigna molto bassa, ma esistevano anche vigne appoggiate agli alberi, olmo o acero, o a pergola per gli etruschi, ndr)).”

    I più antichi esempi di vite coltivata in ambito italico sono rintracciabili nel sito neolitico della Marmotta-Lago di Bracciano e si datano al 5700-5200 a.C.. Nel XV secolo ormai in tutta la penisola, isole comprese, si coltivava la vite. In Sicilia nel 4000 a.C. già si produceva vino, è ormai assodato che non si tratta quindi di pratica introdotta, ma polo autonomo.

    Rispondi
    • Daniele Mancini

      Salve Alessandra, grazie per la precisazione. Su quale pubblicazione scientifica posso leggere quello che afferma? Grazie

      Rispondi

Ciao! Lascia un commento o una tua considerazione. Grazie

error: Il contenuto è protetto!!