sabato, 20 Aprile 2024
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SVILUPPO ED EVOLUZIONE DELL’ARTIGIANATO VICHINGO TRA VIII E IX SECOLO

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L’evoluzione della competenza e della maestria nella lavorazione dei metalli sviluppata dall’artigianato vichingo nella Danimarca tra VIII e IX secolo è stata descritta in dettaglio in uno studio pubblicato su Archaeological and Anthropological Sciences.

Un team di ricercatori dell’Università di Aarhus, in Danimarca, ha analizzato frammenti di utensili, barre di metallo e oggetti completi come chiavi e fibule, scavati in due siti nella città di Ribe, in Danimarca, un porto commerciale sviluppato dai Vichinghi già nell’VIII secolo d.C.

Gli autori hanno esaminato 1.126 campioni di strumenti per la lavorazione dei metalli (dai crogioli agli stampi), 24 tra chiavi e fibule e 24 tra barrette di metallo e scorie residuali. Analizzando i campioni prelevati dalla superficie degli strumenti e identificando le tracce metalliche in essi contenute, nonché esaminando la composizione metallica degli oggetti finiti, i ricercatori hanno realizzato una completa analisi dei metalli utilizzato.

Vana Orfanou, autrice principale dell’articolo, ritiene che l’analisi degli strumenti e dei vari manufatti ha permesso di comprendere meglio le pratiche di lavorazione dei metalli impiegati a Ribe e come si siano sviluppati nel tempo.

La ricerca sull’artigianato vichingo documenta una serie di rapidi progressi tecnologici all’inizio dell’era vichinga, man mano che gli artigiani venivano esposti a nuove abilità. I ​​risultati suggeriscono che gli artigiani di Ribe erano innovativi e industriosi, passando dalla miscelazione dei metalli in modo un po ‘casuale alla raffinazione del loro processo, fino alla creazione di miscele di metalli molto specifiche, entro il secolo successivo.

La composizione metallica degli oggetti datati VIII secolo suggerisce che gli artigiani vichinghi  combinassero i metalli in leghe che contenevano due o più metalli. Tuttavia, queste leghe non sono state prodotte combinando i materiali in modo coerente, mentre le leghe dei manufatti datati al IX secolo erano più standardizzate e coerenti. Mentre nell’VIII secolo il piombo nell’ottone era un componente comune, dal IX secolo l’ottone ad alto contenuto di zinco era più ampiamente utilizzato. Questo sviluppo suggerisce che le leghe siano cambiate nel tempo, forse per migliorare la qualità e l’aspetto.

Circa la composizione specifica dei manufatti, dallo studio si evince che, durante l’VIII e il IX secolo, le leghe al piombo furono utilizzate per oggetti pratici, come le chiavi. Gli autori ipotizzano che ciò sia dovuto al fatto che le leghe con piombo erano più facili da colare negli stampi. L’ottone è stato identificato, nel periodo di riferimento, principalmente in fibule decorative, probabilmente perché sembrava più ornamentale a causa del suo colore brillante.

A Ribe sono state anche rinvenute dei lingotti di metallo, conservati come riserva di metallo. Sebbene sia difficile stabilire se i lingotti siano stati prodotti a Ribe poiché mancano di caratteristiche distintive e perché sono simili a quelli trovati a Hedeby, un’altra città vichinga, gli autori ipotizzano che questi lingotti possano essere stati scambiati tra i vari insediamenti.

Le analisi degli autori suggeriscono anche che, proprio come siano riusciti a sviluppare le loro leghe nel corso del tempo, gli artigiani di Ribe hanno migliorato anche i loro strumenti di lavorazione. I crogioli, le coppe di argilla per fondere i metalli sul fuoco, e il modo in cui sono stati realizzati sono stati fondamentali per l’efficienza dei processi di lavorazione dei metalli. Gli autori hanno scoperto che nel IX secolo gli artigiani adottarono un’argilla diversa e più resistente al calore per i loro crogioli, per permetterne una maggiore durata di utilizzo.

I cambiamenti e i miglioramenti nell’artigianato vichingo a Ribe possono indicare sia che gli artigiani abbiano sviluppato le tecniche di lavorazione dalle generazioni precedenti, sia che le abbiano apprese da viaggiatori contemporanei che hanno portato con loro tecniche praticate da altri insediamenti vichinghi, come Hedeby.

Seconod la Orfanou, dunque, l’era vichinga è una svolta cruciale nella storia del Nord Europa, permettendo lo scambio di uomini, merci e idee grazie alla comunicazione via mare, cresciuta in modo esponenziale. L’evoluzione dei mestieri fornisce, quindi, una conoscenza senza precedenti sulle conseguenze culturali e sociali di questo una sorta di “proto-globalizzazione” ante litteram

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Università di Aarhus 

Vichinghi

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