Un team di archeologi dell’Università di Reading, a ovest di Londra, ha scoperto, nel Berkshire, una sepoltura di guerrieri che potrebbe rivoluzionare la comprensione storica della Britannia meridionale all’inizio dell’era anglosassone.

Secondo gli archeologi, la sepoltura, posta su un sito in cima a una collina con una splendida vista sulla valle del Tamigi, dovrebbe appartenere a un “signore della guerra” di alto rango del VI secolo d.C.

Il “Marlow Warlord” era un uomo alto un metro e ottanta circa, deposto con un ricco corredo funerario composto da armi, tra cui una spada in un fodero decorato, lance, vasi di bronzo e di vetro e altri manufatti di carattere personale.

La sepoltura pagana è rimasta sconosciuta e indisturbata per più di 1.400 anni fino a quando due archeologi volontari, Sue e Mick Washington, si sono imbattuti nel sito nel 2018. Sue, insieme ad altri membri del club archeologico, ha inizialmente portato alla luce due ciotole di bronzo e, rendendosi conto del significato della scoperta, ha smesso di scavare e il club, in linea con la legislazione inglese, ha registrato la scoperta sul Portable Antiquities Scheme (PAS).

Il PAS Finds Liaison Officer per il Buckinghamshire ha intrapreso uno scavo mirato per recuperare i fragilissimi vasi di bronzo e, nella complessa indagine archeologica, ha recuperato anche un paio di punte di lancia di ferro che suggerivano che il contesto fosse probabilmente una tomba anglosassone. Le ciotole e le punte di lancia sono state catalogate, restaurate, conservate e presto esposte al Buckinghamshire Museum di Aylesbury.

Riconoscendo l’importanza della sepoltura e la necessità di un’indagine archeologica più dettagliata, un team guidato dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Reading ha effettuato un’indagine completa e uno scavo nell’agosto 2020, con il gentile permesso del proprietario del terreno. La sepoltura era a una profondità molto bassa, confermando l’importanza dell’attività di ricerca e protezione dei manufatti dall’attività agricola continua.

Secondo Gabor Thomas, specialista in archeologia altomedievale presso l’Università di Reading, la sepoltura anglosassone ha superato tutte le aspettative della ricerca, fornendo nuove informazioni su quel tratto del Tamigi nei decenni successivi al crollo dell’amministrazione romana in Britannia. Thomas conferma che è la prima sepoltura del suo genere trovata nel bacino centrale del Tamigi, spesso trascurato a favore del parte superiore e della zona di Londra, suggerendo che le popolazioni di quella zona avrebbero potuto rivestire più importanza di quanto gli storici sospettassero in precedenza.

Inoltre, la fisicità dell’individuo, alto e robusto rispetto agli altri uomini dell’epoca, la natura della sua sepoltura e il sito posto in collina sul Tamigi suggeriscono che potesse essere un leader rispettato di una tribù locale e, probabilmente, oltre un formidabile guerriero.

Il primo periodo anglosassone è stato uno di grandi cambiamenti nella Britannia post romana con livelli significativi di immigrazione dal continente e la formazione di nuove identità e strutture di potere nel vuoto creato dal crollo dell’amministrazione romana intorno al 400 d.C. Circa un secolo dopo, il periodo in cui visse il “Marlow Warlord”, l’Inghilterra è stata occupata da gruppi tribali locali, alcuni dei quali si espansero in regni anglosassoni, come Wessex, Mercia e Kent.

La regione sul medio corso del Tamigi, tra Londra e Oxford, è sempre stata considerata una “terra di confine”, con potenti gruppi tribali su ogni sponda. Questa nuova scoperta suggerisce che l’area potrebbe aver ospitato proprio importanti tribù di guerrieri che, in seguito, è stata assorbita nei più grandi proto-regni vicini di Kent, Wessex e Mercia.

Le attività di scavo archeologico includevano anche indagini geofisiche, saggi mirati in altri settori del terreno e lo scavo completo della tomba. Nella sepoltura sono stati rinvenuti diversi manufatti: una spada con un fodero eccezionalmente ben conservato realizzato in legno e cuoio con accessori decorativi in ​​bronzo, le citate punte di lancia e i vasi di bronzo e vetro, frammenti dell’abito funerario e altri accessori quali cesoie e  attrezzi personali.

Ulteriori analisi sui resti umani saranno condotte presso il Dipartimento di Archeologia dell’Università di Reading, affinché si possano determinare l’età, lo stato di salute, l’alimentazione e le origini geografiche dell’uomo.

Michael Lewis, direttore del Portable Antiquities Scheme del British Museum, ritiene che la scoperta sia un ottimo connubio tra un club archeologico amatoriale e archeologi professionali perché gli amatori si sono immediatamente fermati quando si sono resi conto di aver scoperto qualcosa di significativo e hanno richiesto l’assistenza archeologica professionale, assicurando uno studio mirato sulla sepoltura rinvenuta.

Il team spera ora di raccogliere fondi per finanziare i lavori di conservazione per consentire ad alcuni dei reperti di essere esposti al pubblico al Buckinghamshire Museum nel 2021, quando le gallerie permanenti potranno riaprire.

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