venerdì, 29 Marzo 2024
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SAFFO E I SUOI VERSI IN UN VASO GRECO ANIMATO – ARTICOLO #1000

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Per l’articolo n. 1000 di questo blog, ho il piacere di proporvi una nuova animazione, di uno splendido vaso greco, realizzata dalla Panoply Vase Animation Project.

Il vaso di Saffo o del Pittore di Saffo è una kalpis di Goluchow (n. 32), una variante dell’hydria, la cui caratteristica è quella di avere la terza ansa in luogo di un’altra figura. Questa tipologia di vaso era solitamente usata per l’acqua e la terza ansa era utilissima per versare. La tecnica utilizzata per decorare il vaso di Saffo è la quella singolare tecnica a colore pieno sovrapposto nota sotto il nome di Six technique, dallo studioso che per primo ne ha studiato gli aspetti, ovvero incidendo i dettaglia in modo che traspaia il fondo, in questo caso di colore nero.

Il vaso è conservato al Museo Nazionale di Varsavia ed è databile al 510 a.C. Le altre figure nell’animazione del vaso di Saffo sono create in uno stile noto come “Geometrico”.

Saffo rimase una figura popolare per tutta l’antichità. Quando i produttori di vasi sono passati da figure nere a figure rosse, ha continuato ad apparire nelle loro opere.

Saffo fu una poetessa le cui opere erano conosciute e cantate in tutto il mondo greco antico. Fu uno dei primi artisti a scrivere poesie d’amore e il suo lavoro mostra intuizione psicologica e abilità con un ritmo complesso. La sua poesia è importante anche perché è una delle uniche opere di una donna dell’antica Grecia sopravvissuta fino all’età moderna.

Saffo visse sull’isola greca di Lesbo, nella parte orientale del Mar Egeo e fu attiva dalla fine del VII secolo a.C. all’inizio del VI secolo a.C. (630-570 a.C. circa ).

Ha creato nuovi stili di poesia, scrivendo di essere innamorata di alcune delle adorabili giovani donne che conosceva, di suoi fratelli che andavano per mare e di vicende precedenti alla Guerra di Troia. Purtroppo nessuna delle sue opere è sopravvissuta completa e ne possiamo leggere solo alcuni frammenti.

Alcuni di quei frammenti riportano la sua poesia su Troia e sono conosciuti come Frammento 44, Un matrimonio a Troia o Nozze di Ettore e Andromaca. Le sue poesie hanno influenzato altri scrittori e poeti antichi nel corso dei secoli che ne hanno scritto imitazioni e traduzioni, riproducendo, spesso, la sua chiarezza di espressione e intuizione.

L’animazione del vaso di Saffo presenta la poetessa come una creatrice: il suo modo di suonare dà vita alle figure della sua poesia. Le figure che crea risalgono a un’epoca precedente a quella della realizzazione del vaso, a un’epoca della ceramica nota come ceramica geometrica: Saffo canta, dunque, di un tempo molto lontano anche per lei. Dopo una breve introduzione, le parole che compaiono sopra le figure sono una traduzione delle parole del poema. La musica è basata sulla melodia su cui sarebbe stata originariamente cantata la sua poesia, secondo gli studi realizzati da Armand D’Angour del Jesus College di Oxford.

Buona visione e ad altri 1000 di questi articoli!

 

 

Rielaborato da Daniele Mancini

Vasi greci animati

 

 

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