giovedì, 28 Marzo 2024
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RITROVATO ANTICO MONASTERO SCOZZESE, ORIGINE DEL BOOK OF DEER?

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Folio 29v contenente un ritratto dell’evangelista Luca, Book of Deer

Un team di archeologi scozzesi guidati da Michelle MacLeod della Aberdeen University ritiene di aver individuato la posizione del monastero “perduto” in cui è stato scritto, forse, il manoscritto più antico prodotto in Scozia, il Book of Deer. L’ubicazione del monastero è rimasta sconosciuta per mille anni, nonostante tentativi di ricerche da parte di esperti che hanno provato a localizzarne il sito.

Le prove archeologiche individuate dai ricercatori provengono da un terreno situato a circa 50 chilometri a nord e denominato monastero Old Deer Abbey: una serie di manufatti possono risalire al periodo di vergatura del manoscritto, un evangelario in lingua latina del X secolo proveniente con aggiunte, dei primi anni del XII secolo, in latino, irlandese antico e gaelico scozzese.

Il Book of Deer, custodito presso la biblioteca della University of Cambridge dal 1715, è un codice miniato il cui originale è di provenienza nord italian,a arrivato nelle Terra dei Pitti (la popolazione celtica pre romana della Scozia, ndr) già con i flussi di cristianizzazione dei secoli precedenti.

Il testo latino contiene alcune parti dei vangeli secondo Matteo, Marco e Luca, una parte dell’Office for the Visitation of the Sick, il testo completo del Vangelo secondo Giovanni e gli Atti degli apostoli. Esso termina con un colophon in irlandese antico. I testi dei vangeli sono basati sulla Vulgata ma contengono alcune peculiarità uniche nei vangeli in lingua irlandese. I testi sono scritti in irlandese minuscolo corsivo, apparentemente da un unico scriba, ma anche se il testo del manoscritto è nella tradizione dei vangeli irlandesi, gli studiosi hanno sostenuto che il manoscritto è stato prodotto in Scozia.

Il progetto per individuare il sito del monastero lavora da anni a questa ricerca ed è coadiuvato da Bruce Mann, archeologo del Consiglio dell’Aberdeenshire. Secondo Mann queste ultime scoperte potrebbero finalmente suggerire che il mistero è stato risolto.

La datazione di confronto ha indicato che la ceramica trovata risale al periodo basso medievale, mentre quella al Carbonio 14 data il carbone rinvenuto al periodo monastico altomedievale. La data per il carbone è 1147-1260 e indica che, potenzialmente, il primo periodo del monastero si riferisca proprio a quel lasso di tempo.

Gli scavi nel sito dovrebbero continuare nella speranza di trovare le agognate tracce monumentali: l’indomito spirito scozzese conta su questo rinvenimento per rinsaldare l’eredità storica delle Lowlands scozzesi che non hanno mai voluto piegarsi all’egemonia inglese del meridione.

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: heraldscotland.com

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