martedì, 20 Maggio 2025
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RINVENUTO UN CAPITELLO DI EPOCA ROMANA CON UNA MENORAH, MOTZA, ISRAELE

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L’Israel Antiquities Authority (IAA) ha annunciato il rinvenimento di un capitello di colonna di epoca romana davvero unico e molto particolare: un blocco di calcare scolpito e originariamente rinvenuto nel 2020 in una casa bizantina del VI o VII secolo d.C. durante gli scavi a Motza, fuori Gerusalemme.

Gli archeologi ritengono che il capitello sia più antico di diversi secoli, probabilmente risalente al II/III secolo e che sia stato successivamente spostato in questa posizione in una delle migliaia operazioni di riuso molto comuni nella Tarda antichità. Lqa peculiarità che rende il capitello in stile corinzio così eccezionale è che sembra decorato con una menorah a otto bracci, di cui non si conoscono confronti.

Il candelabro lampada è solitamente a sette bracci in cui i sette candelieri simboleggiano i sette giorni della creazione e i sette pianeti. Fece poi parte degli arredi sacri del Tempio di Gerusalemme: la prima raffigurazione della menorah compare sull’arco di Tito, a Roma, che celebra appunto la distruzione e il saccheggio del Tempio ebraico.

Gli archeologi ritengono che un tempo si trovasse in cima alla colonna di un edificio romano o lungo una strada di un quartiere abitato principalmente da discendenti di soldati romani. Il motivo per cui la scultura architettonica romana contenesse una menorah, un simbolo ebraico distintivo, ha lasciato perplessi gli esperti perché, in quel periodo, non c’erano Ebrei che vivevano vicino a Gerusalemme dopo che erano stati tutti espulsi dalle autorità romane.

Una teoria dei ricercatori ipotizza che l’artigiano scultore che ha scolpito la colonna potrebbe essere stato un po’ confuso e non avere familiarità con le convenzioni architettoniche dell’epoca. L’artista potrebbe aver in realtà inteso ricreare un motivo floreale comunemente presente sui capitelli in stile corinzio ma, ritiene Orit Peleg-Barkat dell’Università Ebraica di Gerusalemme, è possibile che a causa della sua scarsa familiarità con i modelli standard, l’artigiano scultore abbia creato qualcosa che assomiglia a una lampada simmetrica a otto bracci.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: IAA 

Gerusalemme romana

 

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