mercoledì, 11 Giugno 2025
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“RHYTON” APULO USATO PER I RICCHI “CONVIVIA” DI OLTRE 2300 ANNI FA

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Il rhyton è una particolare coppa in terracotta anticamente assai diffuso nel mondo mediterraneo, realizzato in forma ora di cono allungato, ora di testa, o protome, animalesca e, in questo caso, per assomigliare alla testa di un segugio laconico, una razza di cane da caccia greca estinta, nota anche come segugio spartano. Rinvenuto nell’attuale Puglia, il rhyton, nella sua affinità con un corno bovino, che si può ritenere il primitivo e più antico recipiente naturale per bere, mostra l’influenza della Grecia sull’Italia meridionale oltre 2.300 anni fa.

Questo rhyton, conservato al Getty Museum  di Los Angeles, fu probabilmente realizzato nella bottega del Pittore di Dario, l’artigiano il cui stile di pittura vascolare era ben noto in tutta la Puglia e che fu particolarmente prolifico tra il 340 e il 320 a.C.

La coppa misura circa 20 x 10 centimetri ed è decorata a vernice nera, fatta eccezione per le orecchie e le narici del cane, mentre gli occhi sono ricoperti da una vernice più diluita. Sulla parete superiore, sotto l’orlo della coppa, un satiro, una creatura mitologica dei boschi, metà uomo e metà capra, regge un piatto e un bastone, circondato da motivi a forma di foglie e uova.

Il cane, il cui muso costituisce la parte inferiore del rhyton, è una razza di segugio originaria della Laconia, la regione dell’antica Grecia dove sorgeva Sparta. Poiché il segugio era noto per le sue capacità venatorie, veniva raffigurato spesso su numerosi mosaici, lapidi e coppe.

Gli antichi Greci usavano i rhyton durante le feste o le cerimonie, i convivia: è interessante notare che questi contenitori ceramici non avevano il fondo piatto ma potevano appoggiarsi grazie alla loro ansa (manico per afferrare il manufatto), quindi non potevano essere normalmente appoggiati su un tavolo. I rhyton, come stile, si sono probabilmente evoluti dai precedenti corni potori comuni in Eurasia nell’Età del Bronzo (all’incirca nel II millennio a.C.) grazie allo stile artistico greco: molti rhyton raffiguravano anche satiri, simboli di dissolutezza e ubriachezza. I cani non erano gli unici animali le cui teste venivano poste sulle coppe; cavalli, cervi, gatti, arieti, cinghiali, leoni e persino creature mitologiche, come i grifoni, adornavano gli antichi rhyton.

Oltre a essere delle coppe fresche da usare durante le feste, i rhyton potrebbero essere stati utilizzati in ambito cerimoniale per versare offerte di vino, olio o sangue, in particolare durante i sacrifici animali.

 

Daniele Mancini

Per ulteriori info: Getty Museum Collection

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