venerdì, 29 Marzo 2024
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NUOVO EDIFICIO VICINO ALL’ASCLEPEION DI EPIDAURO, GRECIA

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Il Santuario di Asclepio o Asclepeion di Epidauro, nella penisola del Peloponneso, il santuario dedicato al dio della medicina, alla guarigione dei malati e che aveva anche funzioni di ospedale, è uno dei siti antichi più importanti di tutto il mondo.

La città di Epidauro deve gran parte della sua fama al teatro, una meraviglia dell’acustica che è ancora in funzione oggi e che nell’antichità era collegato al vicino santuario “medico” in cui erano accolti i fedeli che si recavano in pellegrinaggio durante le feste in onore della divinità.

Il santuario poteva essere paragonato a un moderno resort: le guarigioni dei fedeli avvenivano in un edificio detto àbaton e, prima di accedervi, il pellegrino doveva aver compiuto le lustrazioni di purificazione necessarie. L’àbaton si trova nel centro del santuario, nella spianata dove sorgono gli edifici di carattere più propriamente religioso.

Non tutti i fedeli che giungevano a Epidauro trascorrevano la notte nell’àbaton: questo edificio aveva infatti una funzione prettamente sacra mentre l’accoglienza dei forestieri avveniva in un altro edificio posto a nord del santuario, il cosiddetto katagoghion.

Il tempio dedicato alla divinità è stato costruito nelle vicinanze dell’aàbaton tra il 380 e il 375 a.C. Era uno dei più piccoli peripteri dorici della Grecia, in marmo e tufo, con undici colonne sui lati lunghi, sei sui lati minori e due colonne in antis. Insieme alle sue numerose strutture, l’Asclepeion di Epidauro offriva splendidi paesaggi circostanti, con una vegetazione lussureggiante e una vista mozzafiato sulle montagne vicine.

Secondo il poeta Esiodo, vissuto tra l’VIII e il VII secolo a.C., Asclepio, figlio di Apollo e di Arsinoe secondo Esiodo, oppure di Apollo e Coronide per Pindaro, è un semidio e dunque uomo mortale per Omero, si diceva fosse stato istruito nella medicina dal centauro Chirone o che avesse ereditato tale proprietà dal padre Apollo. Divenne poi il dio della medicina, al pari di suo padre, ed era una divinità molto adorata dal popolo, in quanto benevola con gli infermi.

Ricostruzione del Santuario di Asclepio realizzato da Massimiliano Pezzolini

Recentemente è stato trovato nell’area dell’Asclepeion di Epidauro, un nuovo edificio legato al periodo più arcaico dell’edificazione del santuario. L’edificio appena scoperto è una struttura di epoca arcaica, la cui funzione è attualmente sconosciuta. E’ stato costruito in un’area adiacente alla Tholos, l’edificio più iconico dell’Asclepeion.

Il nuovo edificio, a pianta rettangolare, posto nei pressi della Tholos, aveva un ambiente seminterrato, corrispondente al piano di calpestio originario, con mosaici disposti al centro come una sorta di peristilio. Secondo le informazioni raccolte finora dallo scavo, tuttora in corso, l’edificio risalirebbe al VII secolo a.C. circa.

Vassilis Lamprinoudakis, docente dell’Università di Atene, capo degli scavi nell’antica Epidauro, ritiene il culto di Asclepio sembra sia iniziato proprio nell’Asclepeion di Epidauro. Secondo Lamprinoudakis, quando è stato deciso di costruire la Tholos, questo edificio è stato demolito. Lo spazio vuoto creato dal suo ipogeo era pieno di reperti relativi al vecchio edificio, ma anche di altre parti del santuario: quando è iniziato il programma architettonico del IV secolo a.C., i materiali decorativi degli edifici sacri demoliti, sono stati conservati con rispetto nel medesimo luogo.

L’archeologo ha ricordato che il nome Tholos è stato dato alla struttura dall’antico viaggiatore Pausania nel II secolo d.C. Il suo nome originale, come sappiamo dalle iscrizioni del IV secolo a.C., era Thymeli, una una specie di altare, utilizzato per i sacrifici non sanguinari.

Lamprinoudakis conferma che la Tholos di Epidauro era una specie di casa sotterranea di Asclepio, in cui i pazienti erano trattati con dei tranquillanti; i pazienti che dormivano in questo posto speciale, avrebbero sognato il dio Asclepio per farsi rivelare la cura per la propria malattia e l’edificio precursore della Tholos aveva una funzione simile, cioè il suo ipogeo serviva da sede di Asclepio sulla terra.

“Il nuovo edificio, tuttavia, fornisce anche importanti indizi sulla topografia del santuario. Spiega l’orientamento di alcune altre costruzioni che seguono ”, ha concluso Lamprinoudakis.

Lo scavo archeologico nel santuario di Asclepio di Epidauro, che è stato effettuato dal Dipartimento di Storia e Archeologia dell’Università di Atene dal 2016, continua ancora oggi.

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Athens News Agency – Macedonian Press Agency

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