NUOVE SCOPERTE DALLA FORTEZZA URARTIANA DI KORZUT, TURCHIA
Gli archeologi dell’Università Van Yuzuncu Yil guidati da Sabahattin Erdogan, con il supporto del Ministero della Cultura e del Turismo turco e delle istituzioni locali, hanno decifrato antiche iscrizioni che identificano il sito della fortezza di Korzut come fortezza di Haldi Patari, che significa “la città sacra ad Haldi”, gettando nuova luce sul significato di questa roccaforte urartiana, nota per le sue imponenti mura difensive larghe fino a 9 metri.
La scoperta è stata effettuata durante gli scavi in corso a Muradiye, un distretto nella provincia orientale di Van e dal sito sono stati portati alla luce i resti di una fortezza costruita nel terreno roccioso dal re Minua del regno di Urartu, che governò la regione durante l’Età del Ferro anatolica, tra l’810 e il 786 a.C.
Il nome Haldi Patari è stato trovato inciso in caratteri cuneiformi disposti su sei linee incisi su due blocchi di basalto scoperti due anni fa all’interno di un tempio del sito. La traduzione è stata recentemente completata da un team di specialisti, confermando l’antico nome della città come omaggio ad Haldi, la divinità suprema del pantheon urartiano.
Erdogan ha osservato che la presenza di questo nome specifico all’interno delle tavolette ha rappresentato una svolta significativa che ha permesso di identificare l’antico nome del centro urbano.
Gli scavi hanno anche portato alla luce elementi architettonici di rilievo, tra cui i resti un secondo tempio, parte dell’ingresso del palazzo/cittadella e percorsi che collegavano le aree civili al complesso centrale. Questi ritrovamenti hanno aiutato i ricercatori a comprendere meglio la disposizione e la funzione dell’antico insediamento.
Tra le altre scoperte effettuate nel sito figurano punte di freccia del periodo urartiano, monete del X secolo, che indicano una presenza continua di insediamenti durante il periodo medievale, e frammenti di ceramica smaltata e non smaltata, che offrono uno spaccato della vita quotidiana nel corso dei secoli.
Can Avci, esperto di storia del Vicino Oriente antico presso l’Università di Istanbul, ha lavorato su siti archeologici nella regione di Van per oltre due decenni e ha sottolineato la portata e la sofisticatezza delle mura della fortezza di Korzut, costruite con pietre di basalto del peso di 6-12 tonnellate ciascuna.
Secondo Avci, i costruttori urartiani tagliavano queste pietre dalle cave locali e riuscivano a erigere muri larghi fino a 9 metri, allineandoli alla pendenza del terreno, un compito che richiedeva un’ingegneria avanzata e una notevole manodopera. Il ricercatore ritiene che la grandiosità architettonica del sito e le sue dimensioni monumentali avrebbero rappresentato un segnale di sicurezza per i residenti e di intimidazione per i nemici.
Con l’identificazione di Haldi Patari ora confermata, il team archeologico si sta preparando a passare a una nuova fase incentrata sulla conservazione e il restauro.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini
Per ulteriori info: ANATOLIAN ARCHAEOLOGY


