venerdì, 19 Aprile 2024
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MIGLIAIA DI TESTE DI ARIETE MUMMIFICATE RINVENUTE AD ABYDOS, EGITTO

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La missione archeologica americana della New York University, operante nell’area del Tempio del faraone Ramses II ad Abydos, ha portato alla luce più di 2.000 teste di ariete mummificate risalenti all’era tolemaica, oltre a un enorme edificio della VI Dinastia.

Abydos, Tempio di Ramses II. Foto di Daniele Mancini

Mostafa Waziri, segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, sottolineando l’importanza di questa scoperta, svela alcuni dettagli relativi  al Tempio del faraone Ramesse II ad Abydos. Accanto alle teste di ariete mummificate, la missione ha anche scoperto altri animali mummificati, tra cui un gruppo di pecore, cani, capre selvatiche, mucche, cervi e manguste. Questi sono stati trovati collocati in uno dei magazzini recentemente scoperti all’interno dell’area settentrionale del tempio.

Sameh Iskander, capo della missione, ha osservato che la scoperta di questo gran numero di arieti mummificati potrebbe indicare una serie di offerte votive donate durante la pratica del culto, senza precedenti, degli arieti durante il periodo tolemaico proprio ad Abydos, centro del culto di Osiride e ambito luogo di pellegrinaggio per tutti gli antichi egiziani. Inoltre, la scoperta conferma anche che il culto di Ramses II ad Abydos è continuato anche per i mille anni dopo la sua morte.

L’edificio della VI Dinastia è caratterizzato da un forma architettonico diversa e unica. Si distingue per le sue enormi mura possenti, che sono circa 5 m. di larghezza, che sottolineano come questo edificio potrebbe fortemente contribuire a riconsiderare alle attività e all’architettura dell’Antico Regno ad Abydos. Inoltre, l’edificio recentemente scavato aiuta gli archeologi a comprendere la forma del sito e la natura delle attività che vi si svolgevano già nei mille anni precedenti l’istituzione del tempio da parte di Ramses II.

Abydos, Osireion. Foto di Daniele Mancini

Mohamed Abdel-Badei, capo del Dipartimento centrale delle Antichità dell’Alto Egitto presso il Consiglio Supremo delle Antichità, conferma che che la missione ha portato alla luce anche sezioni del muro settentrionale del recinto del tempio e degli edifici associati, chiarendo il limite del recinto sacro del tempio e rivalutando le ricerche sulla pianta del sito elaborate ben 150 anni fa. I manufatti rinvenuti nell’ultima stagione di scavi comprendono frammenti di statue e papiri, resti di alberi secolari, abiti e scarpe di cuoio. La missione completerà nelle prossime stagioni i lavori di scavo nel sito per rivelare ulteriori informazioni sulla storia di questo sito e per studiare e documentare ciò che è stato rivelato durante la recente missione.

Abydos era il centro del culto di Osiride, re degli inferi, grazia alla presenza del celebre Osireion, ma anche il luogo delle sepolture di alcuni dei primi sovrani dell’Egitto. Almeno dall’inizio del Medio Regno, il culto di Osiride ad Abydos si espresse in una forma di culto ancestrale che si estendeva anche ai faraoni defunti così come agli antenati non reali ed era espresso da una grande processione rituale che si fermava in luoghi sacri designati, con dedica di stele in memoria dei cari defunti ma anche attraverso l’offerta di animali mummificati, incluso le teste di ariete. I re della XIX Dinastia, Seti I e Ramesse II, padre e figlio, eressero un tempio ciascuno, al fine di consolidare il culto ancestrale reale nell’area, che era già stato uno dei primi casi di un pellegrinaggio di massa.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: New York University AbydosMoTA 

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