martedì, 23 Aprile 2024
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MANUFATTI IN METALLO RINVENUTI NEI GHIACCI SCIOLTI NORVEGESI

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Una freccia dell’Età del Ferro conservata in modo spettacolare, completa di punta in ferro, dei sui cavi di avvolgimenti realizzati con tendini e penne aerodinamiche di piume, è nelle mani degli archeologi dei ghiacci norvegesi.

È raro che l’impianto di penne della freccia si sia conservato poiché le delicate piume che aiutano a guidare la freccia in volo, di solito, hanno un rapido decadimento nel tempo. Anche le frecce di Ötzi l’Uomo venuto dal ghiaccio, morto circa 5.300 anni fa sulle Alpi italiane, hanno conservato le penne di stabilizzazione, sebbene le loro condizioni non siano buone come quelle della freccia del Ferro norvegese, di circa 1.700 anni or sono, appena rinvenuta.

Secondo Lars Pilø, archeologo presso il Department of Cultural Heritage, Innlandet County Council, Norvegia , co-direttore del Glacier Archaeology Program, la scoperta è sensazionale.

Gli archeologi hanno trovato la freccia lunga circa 80 centimetri durante un’indagine in un sito sconosciuto sulle montagne dello Jotunheimen, nella Norvegia meridionale, nel 2019 ed è stata solo recentemente annunciata sul gruppo di archeologia “glaciale” Secrets of the Ice su Twitter, lo scorso 28 aprile.

Pilø mostra quanto il tendine avvolto attorno all’estremità anteriore dell’asta della freccia serva per ridurre il rischio di frattura all’impatto e sia ancora avvolto strettamente e nella sua posizione. Sono presenti anche i resti di una cordicella e del catrame usati per fabbricare la freccia.

Pilø indica che ancora non è stata effettuata alcuna determinazione della specie legnosa della freccia ma gli alberi di questo tipo tendono ad essere realizzati con il pino e spera che sarà possibile scoprire da quali volatili provengano le penne e da quale animale provengano i tendini.

Il team ha deciso di rinunciare alla datazione al radiocarbonio poiché avrebbero dovuto distruggere parte della freccia durante il prelievo di un seppur piccolissimo campione per testare i suoi isotopi di carbonio, preferendo che l’intera freccia rimanga intatta per quando verrà esposta al pubblico.

Secondo gli archeologi norvegesi, poiché questo stile di freccia è ben noto, è abbastanza facile datarlo. Il tipo di asta è noto dai sacrifici danesi con armi danesi trovati nelle paludi e anche la punta di freccia è un tipo ben noto dalle tombe della Norvegia meridionale, quindi è probabile che quest’arma risalga tra il 300 e il 600 d.C. forse di proprietà di cacciatori di renne del periodo.

Questa freccia è una delle otto che Secrets of the Ice ha trovato durante il sondaggio archeologico del 2019. Gli archeologi sperano di trovare presto altri manufatti poiché i ghiacci della Norvegia si stanno sciogliendo a causa delle  problematiche legate ai cambiamenti climatici e hanno già rilasciato, nel 2013, o poche centinaia di metri da questo sito, altre frecce ancora allo studio.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Secrets of the Ice

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