venerdì, 11 Ottobre 2024
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LE CONTAMINAZIONI DI MEDUSA RINVENUTE ANCHE A MÉRIDA, SPAGNA

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Mérida, l’antica Augusta Emerita, capitale della provincia romana della Lusitania, ha ancora permesso di mostrarci uno dei suoi tesori dimenticati: recentemente sono state portate alla luce delle terme pubbliche nel sito della Casa dell’Anfiteatro ma un team di archeologi ha rinvenuto, presso il sito di Huerta de Otero, un’area archeologica situata sul lato occidentale dell’odierna Mérida.

Gli scavi archeologici in questa zona, realizzati dagli studenti-lavoratori della Scuola Professionale Barraeca II del Comune di Mérida, hanno portato alla luce diversi ambienti di una domus romana molto ben conservata e in uno di questi era pavimentato con un enorme mosaico, di circa trenta metri quadrati, al centro del quale è raffigurata Medusa, una delle tre mostruose gorgoni della mitologia greca e non solo.

L’immagine di Medusa presiede al centro di un medaglione ottagonale e, ai quattro angoli, entro esagoni, sono disposti due pavoni che incarnano le quattro stagioni dell’anno. Il tutto è incorniciato in una grande raffigurazione decorata con motivi floreali, animali e maschere. Secondo gli archeologi la rappresentazione di Medusa è tipica dei mosaici del II secolo d.C. ed è  figura che rappresenterebbe chiari connotati di protezione per gli abitanti della casa.

Gli scavi archeologici nella Huerta de Otero iniziarono negli anni ’70 e sono proseguiti negli ultimi anni con la partecipazione del Comune, del Consorzio e dell’Istituto di Archeologia di Mérida. Félix Palma, direttore del Consorzio della Città Monumentale di Mérida, ritiene che il sito con lo splendido mosaico dal tema orrorifico, secondo chi vi scrive qui, ha un carattere eccezionale per il livello di conservazione dei resti e, soprattutto, per l’apparato ornamentale che decora la domus ben conservata, dal mosaico, agli intonaci dipinti e i motivi scultorei.

I lavori in corso nella Huerta de Otero hanno portato alla luce, oltre a questa lussuosa domus, un tratto di quaranta metri delle mura romane che difendevano la città, nonché i resti di una strada che correva parallela alle mura e alcuni sorgenti termali di epoca tardo romana.

Dopo decenni di abbandono, all’inizio del 2019, è iniziato un progetto di ricerca che mira a documentare in modo esaustivo il sito di Huerta de Otero attraverso scavi archeologici e indagini geofisiche, oltre a promuoverne la valorizzazione. Palma ha anche sottolineato che una volta aperta al pubblico la domus, i visitatori avranno l’opportunità di ammirare altre domus spettacolari, come la Casa dell’Anfiteatro o la Casa del Mitreo, la più famosa di Mérida e il cui stato di conservazione è eccezionale.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Consorcio de la Ciudad Monumental 

 

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