mercoledì, 24 Aprile 2024
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LA CATTEDRALE NORVEGESE DI STAVANGER ERETTA SU SITO VICHINGO?

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Sotto la zona settentrionale della Cattedrale di Stavanger, centro situato a 400 km a sud-ovest di Oslo, gli archeologi hanno rinvenuto ossi di animali e tracce di insediamenti che ritengono possano essere ascritti al periodo vichingo, confermando le ipotesi su cosa fosse stata edificata la cattedrale.

La Cattedrale di Stavanger è la cattedrale medievale meglio conservata della Norvegia e il suo uso continuativo risale alla sua fondazione, nell’XI secolo.

Dalla primavera di quest’anno, gli archeologi esaminano il vespaio di fondazioni sotto la pavimentazione della Cattedrale di Stavanger. Il lavoro viene svolto in relazione al restauro della cattedrale in tempo per le celebrazioni dell’anniversario della fondazione della città, nel 2025.

Al progetto hanno lavorato archeologi del Norsk Institutt for Kulturminneforskning, l’Istituto norvegese per la ricerca sul patrimonio culturale (NIKU) e del Museo archeologico dell’Università di Stavanger (UiS). Le loro scoperte contribuiranno a comprendere affascinanti informazioni sulla storia di Stavanger.

Secondo Kristine Ødeby, che conduce gli scavi archeologici, negli ambienti settentrionali della chiesa, sarebbero stati rinvenuti strati di terreno friabile e scuri con un carattere completamente diverso rispetto al resto delle aree indagate finora.

Ossi di animali sono state trovati all’interno degli strati, in particolare i resti scheletrici di un maiale. Gli archeologi ritengono di datare il ritrovamento alla prima metà dell’XI secolo, sicuramente prima che la cattedrale fosse costruita.

La costruzione della chiesa iniziò nella seconda metà dell’XI secolo. Gli archeologi ritengono che sarebbe stato molto improbabile che l’osso di maiale fosse stato collocato tra le fondazioni della chiesa.

Sean Denham, ricercatore della UiS, ha spiegato che non esiste una tradizione nel collocare resti umani o animali nelle chiese medievali norvegesi: tutto indicherebbe che gli ossi di maiale debbano essere finiti tra le fondazioni della cattedrale esattamente dove sono state rinvenute e prima che la chiesa attuale fosse costruita.

Halldis Hobæk, del NIKU, invece, ritiene che la teoria di un insediamento del periodo vichingo insediato a Stavanger coincida con le scoperte precedenti: durante gli anni ’60, l’UiS condusse proprio ricerche archeologiche sotto la chiesa ed esattamente nel 1968 fu rinvenuto uno strato di legno combusto sotto la zona dell’altare. Questo è stato datato, con il radiocarbonio, al periodo vichingo ed è interpretato come un residuo di un precedente edificio bruciato.

Il ritrovamento conferma che la cattedrale non è stata costruita in un luogo disabitato e desolato, ma piuttosto in un luogo dove esisteva già attività umana. Gli archeologi hanno anche trovato molte più tombe del previsto ma molti dei corredi funerari rinvenuti sono stati rimossi in modo anomalo già nel corso del XIX secolo.

La Ødeby è entusiasta dei risultati preliminari ma anche sorpresa del numero e dell’estensione delle sepolture, attualmente maggiore di quanto immaginassero, poste sotto la pavimentazione del monumento.

Le tombe non sono ancora state formalmente datate, ma il team ha già una buona idea del periodo di riferimento: si parte da quelle medievali per arrivare a quelle del XVI-XVIII secolo. Alcune potrebbero essere più antiche ma sono necessari ulteriori analisi.

I corredi funerari sono vari e composti da diverse tipologie di manufatti, gioielli e oggetti in bronzo per la cura della persona. Inoltre, oltre ai resti scheletrici, sono stati portati alla luce frammenti delle casse di sepoltura in legno e i relativi e preziosi chiodi di ferro.

Di particolare interesse è il ritrovamento di diverse perle blu, bianche e nere che potrebbero essere i vaghi di un rosario e che confermerebbero che la deposizione sia del periodo cattolico, cioè prima della Riforma nel 1537.

Dagli ambienti esaminati fino ad oggi durante le fasi di ricerca, i cosiddetti “strati antropici”, gli strati in cui si trovano i resti di attività umane, non sono stati rinvenuti particolarmente profondi, a circa 15 cm: se ne deduce che molto materiale sia stato scavato/depredato già nel Medioevo.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: NIKU

Vichinghi

 

Nota del redattore: Sarebbe bello anche che alcune cattedrali italiane di alcuni capoluoghi di provincia siano restaurate per poter scoprire quanto abbiano celato i costruttori durante la sua edificazione…

 

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