giovedì, 18 Aprile 2024
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INFEZIONI DA PARASSITI INVERTEBRATI HANNO COLPITO L’EUROPA MEDIEVALE

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Le infezioni da parassiti invertebrati come le elminti, tra cui tenie e nematodi, sono tra le principali malattie trascurate al mondo e non sono più endemiche in Europa. Tuttavia, uno studio pubblicato sulla rivista PLOS Neglected Tropical Diseases riporta che queste infezioni sono state comuni nell’Europa medievale, secondo analisi effettuate su alcuni campioni provenienti da tutto il continente.

Gli elminti sono vermi parassiti e, oggi, infettano circa 1,5 miliardi di persone in tutto il mondo. I vermi vengono trasmessi attraverso le uova sono presenti nelle feci umane che contaminano il suolo e l’acqua. Mentre alcune infezioni causano solo sintomi lievi, altre, associate a malnutrizione cronica, conducono a grave menomazione fisica, in particolare nei bambini.

Nel nuovo studio, Adrian Smith, docente associato di zoologia e biologia delle malattie infettive all’Università di Oxford, e altri colleghi hanno analizzato 589 individui provenienti da 7 necropoli europee e datati tra il 680 e il 1700 d.C. I campioni sono stati prelevati dalle ossa pelviche degli scheletri e i dati, associati ai siti di provenienza, hanno permesso di valutare, oltre a età, sesso e dimensioni della comunità, anche i tassi di infezione da parassiti invertebrati.

Due nematodi trasmessi attraverso il suolo, l’Ascaris spp. e il Trichuris trichiura,  sono stati identificati in tutte le località, mentre due cestodi derivati ​​dal cibo, il Diphyllobothrium latum e il Taenia spp., sono stati trovati “solo” in 4 siti. Nessun elminto è stato trovato in nessun campione di controllo.

I tassi di infezione da nematodi nella popolazione medievale sono stati stimati all’8,5% (intervallo 1,5% -25,6%) per Trichuris trichiura e al 25,1% (intervallo 9,3% -42,9%) per Ascaris spp, con tassi simili a quelli osservati nelle moderne popolazioni infette endemicamente . Non c’erano differenze nei tassi di infezione in base al sesso o alla dimensione della popolazione della comunità, ma i tassi di infezione erano più comuni tra i bambini.

Secondo i ricercatori, dunque, poiché la prevalenza delle infezioni da elminti trasmesse dal suolo medievale rispecchia quelle dei moderni paesi endemici, i fattori che influenzano il declino degli elminti in Europa possono anche essere un importante punto di confronto per le moderne campagne di intervento.

La presenza di parassiti invertebrati nelle comunità del passato possono, quindi, fornirci importanti informazioni sulle condizioni di vita, tra cui igiene, e le pratiche culinarie utilizzate.

E chi affermava che la storia, e le altre scienze a essa collegate, fosse inutile?

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: PLOS

Infezioni e latrine

4 pensieri riguardo “INFEZIONI DA PARASSITI INVERTEBRATI HANNO COLPITO L’EUROPA MEDIEVALE

  • g.carlo pavia

    Occorre riconoscere che i nostri tempi moderni oltreche’ apportarci “evoluzioni non gradite” ci permettono, per lo sviluppo e le articolazioni della Scienza, di poter comprendere appieno la STORIA DEL GENERE UMANO; e non è finita !!!!

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    • Daniele Mancini

      Carissimo Gian Carlo, è vero! Le nuove tecnologie permettono numerosi e frequenti aggiornamenti di studi passati nonché maggiori spunti di studio per comprendere il passato che, come in questo caso, non è MAI da dimenticare!

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  • Lanfranco

    Io non credo, in alcun modo, che si possa o debba parlare di evoluzione o progresso, ma unicamente, di trasformazione. Non è detto, infatti, che i Greci antichi fossero più infelici di noi. Di progresso vero, si può parlare unicamente nel campo della medicina, della fisica etc. La tecnologia, a mio parere poi, non ha alcun valore di per sé stessa, ma solo in quanto supporto ed ausilio della scienza.

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    • Daniele Mancini

      Caro Lanfranco, grazie per il suo parere e grazie per leggermi

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