INDIVIDUATA SINGOLARE TOMBA A CIRCOLO PRE-INCAICA CON RESTI UMANI A EL CURACA, PERU’
In Perù sono stati scoperti scheletri di periodo pre-incaico, segnati da segni di battaglie, di due dozzine di persone, rivelando nuove tracce di un antico conflitto. Il sito, El Curaca, si trova nella valle del fiume Atico, sulla costa meridionale del Perù, e fu occupato tra il 1000 e il 1450 d.C. dal popolo Chuquibamba o Aruni, che visse in quei territori prima e dopo la conquista spagnola.
Gli archeologi conoscono poco della popolazione degli Aruni, a parte i numerosi petroglifi che hanno lasciato sulle pareti delle grotte della zona.
Nell’ottobre 2024, Jósef Szykulski, dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Breslavia, in Polonia, e il suo team avviarono uno scavo nel sito e scoprirono una grande tomba a circolo in pietra contenente 24 scheletri di uomini, donne e bambini.
La sepoltura collettiva del sito di El Curaca includeva frammenti di ceramica, utensili in osso e pietra, residui di pannocchie di mais e diversi resti di tessuti. Un’analisi preliminare degli scheletri, avvolti nei tessuti, ha suggerito che tutti i defunti siano morti a causa di ferite compatibili con ferite di battaglia.
I corpi vennero sepolti in una tomba insieme a ricchi corredi funerari e, secondo Szykulski, la loro parte avrebbe vinto la battaglia, poiché i loro compatrioti sopravvissuti avevano dato alle vittime massacrate una degna sepoltura, secondo una dichiarazione dell’Istituto di Archeologia dell’Università di Breslavia.
Szykulski e il suo team continuano il loro lavoro in Perù fino a primavera inoltrata e, attualmente, si occupano di documentare i teschi utilizzando la scansione 3D, lavorando alla conservazione dei tessuti rinvenuti e analizzando la ceramica e gli oggetti in legno recuperati dalla sepoltura.
Il progetto di ricerca in corso, finanziato dal Centro Nazionale per la Scienza della Polonia (NCN) , in futuro utilizzerà anche l’analisi del DNA antico per comprendere meglio le culture archeologiche pre-Incaiche della regione della valle del fiume Atico.
Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini