sabato, 20 Aprile 2024
Scavi&Restauri

COMPLETATA SECONDA FASE DI RESTAURO DEL TEMPIO DI DENDERA, EGITTO

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Nell’ambito delle attività di tutela promosse dal Ministry of Tourism and Antiquities egiziano per preservare il complesso templare di Dendera dedicato alla dea Hator, nel Governatorato di Qena, nell’Alto Egitto, e quelle di valorizzazione tese a sviluppare l’area circostante il tempio in un museo a cielo aperto, la seconda fase di restauro è stata completata. I lavori hanno compreso il restauro e la pulizia della grande sala ipostila, della facciata d’ingresso e di uno dei due mammisi, quello “romano”, il Chiosco della rinascita.

Dendera, foto di Daniele Mancini

Il Tempio di Hathor a Dendera, che ho avuto il piacere di visitare il 7 febbraio del 2020, è circondato da una una serie di piccole cripte, alcune delle quali adoperate come magazzini o per conservare tesori, arredi rituali, attrezzature sacre e cerimoniali, immagini divine utilizzate per celebrare varie feste e festività.

Mustafa Waziri, segretario generale del Supreme Council of Antiquities (SCA), conferma che tre delle 12 cripte poste sotto il tempio sono aperte, accessibili dalle originarie piccole aperture: realizzate con soffitti bassi, conservano pareti decorate con suggestivi bassorilievi. In seguito ai restauri, anche il tetto del tempio è visitabile e i visitatori possono godere della suggestiva vista panoramica della zona di Qena.

Abdel-Hakim Al-Sagheer, direttore del sito del Tempio di Dendara, ha affermato che il progetto di conservazione del tempio era iniziato originariamente nel 2005, si era interrotto nel 2011 e poi ripreso nel 2017. Nel 2019, in collaborazione con una missione archeologica francese, i blocchi, le stele e le statue, che sono stati scoperti nell’area e lasciati in situ dalla loro scoperta iniziale, sono stati restaurati e posizionati su supporti di nuova fabbricazione realizzando un caratteristico museo all’aperto. Nella collezione di statue di antiche divinità egizie, brillano quelle della dea Hathor, del dio Bes e del dio falco Nekhbet Waawet.

Il tempio di Dendera, uno degli antichi templi egizi meglio conservati, fu costruito principalmente in arenaria e fu scoperto a metà del XIX secolo dall’egittologo francese Auguste Mariette.

Nella sua forma attuale, il Tempio di Dendera è in gran parte collocabile al periodo tolemaico/romano: la sua ricostruzione è avvenuta sotto i Tolomei, l’ultima dinastia di faraoni dell’antico Egitto (305-30 a.C.), dedicando il tempio ad Hathor, una delle divinità più popolari dell’Egitto, e completata circa 185 anni dopo sotto l’imperatore romano Tiberio. .

Sotto il dominio greco e romano, i templi egizi continuarono ad avere i mammisi, quelle cappelle dedicate a venerare la nascita delle divinità, e quello sopravvissuto a Dendera fu ricostruito dall’imperatore romano Augusto vicino alle rovine di quello più antico eretto dal faraone Nectanebo. Il mammisi “romano” è adornato da rilievi fatti realizzare dall’imperatore Traiano e sono relativi alla nascita del dio Horus.

Fu trasformato in cappella cristiana nel V secolo d.C. e, nell’area compresa tra esso e il più antico mammisi di Nectanebo, fu eretta una basilica cristiana.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Ministry of Tourism and Antiquities

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