venerdì, 29 Marzo 2024
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COMPLESSO ARCHITETTONICO DI V SECOLO a.C. SCOPERTO A PAFO, CIPRO

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Le mie esperienze da studente mi hanno portato anche a Cipro e ricordo con molto affetto le settimane trascorse sull’isola con i miei compagni di lavoro. Le notizie di nuove e continue scoperte sono all’ordine del giorno: Cipro, grazie alla sua posizione geografica privilegiata nel Mediterraneo Orientale, si è sempre trovata al centro del mondo antico civilizzato, sulla soglia tra Oriente e Occidente.

La notizia di una nuova scoperta giunge dal villaggio di Kouklia, nei pressi del sito archeologico di Pafo Vecchia, grazie ai ricercatori che hanno portato alla luce i resti di un complesso architettonico del V secolo a.C. che risale all’epoca della dinastia reale di Pafo. La scoperta è stata fatta nell’ambito della XIII.a campagna di scavo a Palaipafos, dall’Università di Cipro, sotto la direzione di Maria Iacovou del Dipartimento di Storia e Archeologia.

Durante gli scavi sull’Altopiano di Hatziaptoulla, tra maggio e luglio 2018, gli archeologi hanno scoperto un complesso architettonico edificato all’inizio del V secolo a.C., dalla dinastia reale di Pafo, per gestire meglio le risorse economiche. Situate sul lato settentrionale dell’altopiano, le unità di produzione e stoccaggio del complesso, di oltre 65 metri, erano state erette al di fuori del muro di cinta dell’acropoli.

Finora, gli archeologi, hanno scoperto circa sei tra ambienti e corridoi di comunicazione. Tra i manufatti architettonici, vi è una muro in pietra di oltre 2 metri di altezza. Oltre a ciò, gli impianti di produzione, ben conservati, sono completi laboratori artigianali, macine, frantoi, condutture per l’acqua, vasche e pesi.

Dentro e intorno al complesso, il team ha recuperato una varietà di resti botanici e animali, tra cui ossa di animali, semi, frammenti di carbone, noccioli di olive e varie scorie. Questi ritrovamenti, secondo i ricercatori, aiuteranno a far luce sul modello economico dell’antica città di Pafo.

L’indagine delle unità 3 e 4 presso il complesso ha rivelato che queste strutture erano originariamente utilizzate per la produzione di olio d’oliva. L’unità 1, invece, fungeva da magazzino, poiché ospitava i frammenti di un gran numero di anfore locali e importate, principalmente anfore di vino.

Questi rinvenimenti confermano l’ampiezza della reta commerciale tra Pafo e Cartagine, l’Egitto, la Siria, l’attuale Libano e l’Egeo (Thassos, Kos, Rodi e Chios) e i alcuni centri lungo la costa dell’Asia Minore (Efeso, Mileto e Samo), in particolare nel periodo compreso tra circa IV e il II secolo a.C.

Durante lo scavo dell’unità 2, il team ha portato alla luce grandi quantità di conchiglie murex. Dopo un’ulteriore analisi delle conchiglie rosse, i ricercatori hanno concluso che l’estrazione della preziosa porpora di Tiro dalla ghiandola della conchiglia sia stata effettuata in strutture vicine.

Le unità 5 e 6 si trovano nella parte nord del complesso e sono state considerate parte di una struttura industriale: gli scavi nella zona hanno evidenziato tubature fittili che conducevano a una vasca in pietra nell’unità 6, di cui, però, a causa della mancanza di dati sostanziali, gli archeologi non sono ancora stati in grado di accertarne lo scopo esatto.

Situata lungo la costa sud-occidentale di Cipro, la città di Pafo è risultata abitata fin dal Neolitico: la Pafo Vecchia si ergeva sulla collina di Kouklia, a pochi chilometri dal mare. Il sito, che è attualmente incluso nella lista UNESCO dei tesori culturali e naturali del patrimonio mondiale, ospita i resti di numerosi monumenti e strutture antiche.

Pafo il centro del culto di Afrodite che, secondo la mitologia greca, avrebbe raggiunto le coste di Pafo dopo la sua emersione dalla spuma del mare. Infatti, il sito archeologico di Palaipafos presenta quello che è noto come il Santuario di Afrodite, uno dei siti più importanti legati all’antica dea greca a Cipro.

Nel sito si conservano i resti di un tempio di epoca romana, un altro santuario più piccolo e le rovine di una dimora sempre romani. È interessante notare che l’Altopiano di Hatziaptoulla, situato a meno di un chilometro a est del Santuario di Afrodite, era il centro amministrativo-economico della città antica, specialmente durante il periodo classico.

Gli scavi sull’altopiano sono iniziati nel 2006, come parte del progetto di paesaggio urbano denominato PULP che si occuperà, al termine della campagna, di ricostruire digitalmente il complesso architettonico, utilizzando tecnologie 3D avanzate.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info:  GreekReporter

 

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