È stato appena presentato uno studio condotto da un ricercatore del CENIEH che esamina le strategie di sussistenza dei gruppi di Neanderthaliani nel sito di Navalmaíllo Rock Shelter (Pinilla del Valle, Madrid).

Abel Moclán, ricercatore presso il Centro Nacional de Investigación sobre la Evolución Humana (CENIEH), è l’autore principale di un articolo pubblicato sulla rivista Quaternary Science Reviews  che ha intrapreso uno studio zooarcheologico e tafonomico del sito Neanderthaliano Navalmaíllo Rock Shelter databile a circa 76.000 anni or sono, i cui risultati indicano che questi uomini di Neanderthal cacciavano principalmente grandi bovidi e cervidi.

Grazie allo studio tafonomico è stato possibile caratterizzare il sito come un “campo di caccia”: questa specie di ominidi adoperavano il sitoindividuato come tappa intermedia tra il luogo in cui catturavano la preda e il luogo di consumo finale, dove l’intero gruppo avrebbe fatto uso delle risorse procurate dai gruppi di caccia in tempi e modi diversi.

Con una superficie di oltre 300 m2, questo è forse il più grande campo di Neanderthaliani della regione: in precedenza erano state trovate tracce di diverse attività intraprese da questi ominidi in questo sito, dalla produzione di strumenti di pietra all’uso del fuoco, sebbene si sapesse poco quanto fossero importanti i resti faunistici rinvenuti.

Secondo Moclán, il team è stato in grado di dimostrare, con un alto grado di certezza, che i Neanderthaliani di Navalmaíllo cacciavano principalmente grandi bovidi e cervidi, che li macellavano in quel sito del campo di caccia e poi trasportavano la carne e le pelli in un secondo luogo di riferimento. Questo tipo di comportamento è stato identificato in pochissimi siti nella Penisola iberica e i risultati ottenuti hanno beneficiato dell’aiuto di strumenti statistici molto potenti come l’intelligenza artificiale.

Tra gli altri studiosi figurano Rosa Huguet e Hugues Alexandre Blain, dell’IPHES di Tarragona; Belén Márquez, César Laplana e María Ángeles Galindo-Pellicena, del Museo Arqueológico Regional di Madrid; Nuria García, dell’Universidad Complutense de Madrid; Diego Álvarez-Lao, dell’Universidad de Oviedo e i tre co-direttori del progetto Pinilla del Valle: il geologo Alfredo Pérez González, il paleontologo Juan Luis Arsuaga e l’archeologo Enrique Baquedano.

Attualmente è in corso la ventesima campagna di scavo nei siti di Pinilla del Valle: questi scavi sono diretti dal Museo Arqueológico Regional della Comunidad de Madrid e sono finanziati dalla Comunidad de Madrid. Il progetto è anche sponsorizzato dalla società Mahou San Miguel e gode della collaborazione del Parco Nazionale della Sierra de Guadarrama, dell’Ayuntamiento de Pinilla del Valle, del Canal de Isabel II, della Fundación General dell’Universidad de Alcalá e della Dirección General de Juventud.