giovedì, 28 Marzo 2024
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ATTIVITA’ SOLARE E RADIOCARBONIO PER UNA NUOVA CALIBRAZIONE DEI DATI ARCHEOLOGICI DI ETA’ VICHINGA

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Un team interdisciplinare di ricercatori del Danish National Research Foundation’s Centre for Urban Network Evolutions (UrbNet) presso l’Università di Aarhus ha compiuto un passo avanti applicando nuove conoscenze astronomiche sull’attività solare passata  per stabilire un’àncora temporale esatta per i collegamenti con gli eventi dell’anno 775 d.C. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Nature.

In collaborazione con il Museum of Southwest Jutland all’interno del Northern Emporium Project, il team ha condotto un importante scavo archeologico a Ribe, una delle principali città commerciali della Scandinavia durante il periodo vichingo. Lo scavo e il successivo progetto di ricerca hanno potuto stabilire l’esatta sequenza di arrivo, nei mercati commerciali di Ribe, di oggetti provenienti da vari angoli del mondo. In questo modo, il team è stato in grado di tracciare l’emergere della vasta rete di collegamenti commerciali dell’età vichinga con regioni come la Norvegia del Nord Atlantico, l’Europa occidentale franca e il Medio Oriente. Per ottenere una cronologia di questi eventi, è stato sperimentato un nuovo uso della datazione al radiocarbonio.

Secondo Bente Philippsen, autrice principale della ricerca, l’applicabilità della datazione al radiocarbonio è stata finora limitata a causa delle ampie fasce cronologiche proposte questo metodo. Recentemente, tuttavia, è stato scoperto che gli eventi legati ai movimenti delle particelle legate ad attivita solare, noti anche come eventi di Miyake, causano forti picchi di radiocarbonio atmosferico per un solo anno. Prendono il nome dalla ricercatrice giapponese Fusa Miyake che per prima ha identificato questi eventi nel 2012. Quando questi picchi vengono identificati in documenti dettagliati come gli anelli di crescita degli alberi o in una sequenza archeologica, riducendo considerevolmente i margini di incertezza cronologica.

Il team ha applicato una nuova curva di calibrazione migliorata, basata su campioni annuali e sull’analisi dell’attività solare, per identificare un evento Miyake del 775 d.C. in uno strato pavimentale a Ribe. Questa analisi ha consentito al team di ancorare l’intera sequenza di strati e 140 date al radiocarbonio intorno a questo solo anno!

Søren Sindbæk, membro del team, ritiene che questo risultato mostra che l’espansione delle reti commerciali afro-eurasiatiche, caratterizzata dall’arrivo di un gran numero di perle mediorientali, può essere datata a Ribe con precisione al 790 ± 10 d.C., in coincidenza con l’inizio dell’era vichinga. Tuttavia, le importazioni portate via nave dalla Norvegia arrivavano già nel 750 d.C.

Questo risultato rivoluzionario sfida una delle teorie ampiamente accettate per le espansioni marittime nell’era vichinga: che la navigazione scandinava decollò in risposta al crescente commercio con il Medio Oriente attraverso la Russia. Le reti marittime e il commercio a lunga distanza erano già state stabilite decenni prima che gli impulsi dal Medio Oriente provocassero un’ulteriore espansione di queste reti.

Per Jesper Olsen, docente associato presso l’Aarhus AMS Centre, la costruzione di una curva di calibrazione è un enorme sforzo internazionale con il contributo di molti laboratori in tutto il mondo. La scoperta di Fusa Miyake, nel 2012, ha rivoluzionato il lavoro affinché si possa lavorare con una risoluzione temporale annuale. Nuove curve di calibrazione vengono rilasciate periodicamente, l’ultima volta nel 2020, e il centro AMS di Aarhus ha contribuito in modo significativo. I nuovi dati ad alta risoluzione del presente studio entreranno in un futuro aggiornamento della curva di calibrazione e contribuiranno così a migliorare la precisione delle date archeologiche in tutto il mondo, fornendo migliori opportunità di comprensione ai flussi commerciali o ai cambiamenti ambientali del passato.

Uno degli episodi più spettacolari di connettività globale premoderna si è verificato proprio nel periodo c. 750-1000 d.C., quando il commercio con il fiorente impero islamico in Medio Oriente collegava praticamente tutti gli angoli dell’Afro-Eurasia.

La diffusione di monete, perle e  manufatti esotici fornisce prove archeologiche dei legami commerciali che si estendono dal sud-est asiatico e dall’Africa alla Siberia e agli angoli più settentrionali della Scandinavia. Nel nord, questi collegamenti a lunga distanza segnano l’inizio delle avventure marittime che definiscono l’età vichinga. I ricercatori hanno persino suggerito che sia stato l’arrivo di argento e altri oggetti di valore, attraverso l’Europa orientale, a dare il via alle prime spedizioni vichinghe scandinave.

Per ora si è dimostrato difficile stabilire il tempo esatto di arrivo di perle e monete mediorientali in relazione ad altri sviluppi nel mondo vichingo, comprese le famose incursioni che sconvolsero l’Europa occidentale dal  790 d.C. circa.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Università di Aarhus attività solare

Vichinghi

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