giovedì, 28 Marzo 2024
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ALBERI FOSSILIZZATI SIMBOLO DELLA CATASTROFE DI UN ECOSISTEMA, DA LESBO, GRECIA

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Il rinvenimento di circa 50 tronchi di alberi fossilizzati e deposti in strati successivi formano un’immagine unica e scioccante della catastrofe di un ecosistema causata da una gigantesca eruzione vulcanica del Miocene, come quelle di Santorini nel 1630 a.C. (secondo un recente nuovo studio) o del Vesuvio nell’ottobre del 79 d.C. Questi alberi fossilizzati sono stati recentemente portati alla luce, durante una campagna di scavi archeologici di recupero realizzata nella regione della foresta pietrificata dell’Isola di Lesbo.

Secondo Nikos Zouros, docente presso la University of the Aegean di Mitilene e direttore del  The Natural History Museum of the Lesvos Petrified Forest, simili rinvenimenti sono stati riscontrati solo dall’eruzione del 1980 del vulcano Mount St. Helens, negli Stati Uniti, che ha causato la distruzione di una foresta di sequoia nello Stato di Washington.

Gli scavi a Lesbo, ancora in corso e avvenuti a seguito di opportuna sorveglianza archeologica durante i lavori di costruzione della nuova autostrada Kalloni-Sigri, stanno permettendo il recupero di un consistente numero di alberi fossilizzati che, dopo il restauro conservativo, saranno esposti in luoghi speciali proprio lungo il nuovo asse stradale che sarà trasformato in un museo di storia naturale a cielo aperto, unico nel suo genere in Grecia.

All’inizio di novembre sono stati identificati i primi 14 tronchi di alberi fossilizzati di grandi e piccole conifere e alberi da frutto di diverse età. Uno scavo completo di questo primo gruppo di fossili ha rivelato che si trovava sopra un altro apprestamento di tronchi, con caratteristiche simili per quanto riguarda le sue dimensioni, datando questo secondo gruppo alla foresta subtropicale di 18 milioni di anni fa che copriva le pendici dell’attuale monte Ordymnos. I tronchi di alberi fossilizzati sono stati poi trasferiti dal sito ai laboratori del Museo di Storia Naturale.

A metà dicembre sono stati trovati nuovi tronchi fossili sul lato est della trincea e per questo motivo lo scavo è stato ampliato per portare alla luce anche i nuovi importanti ritrovamenti che ora contano quasi 50 tronchi di alberi fossilizzati.

Secondo Zouros, le nuove scoperte sono la prova delle violente eruzioni vulcaniche che hanno coperto Lesbo con la loro materia vulcanica circa 18 milioni di anni fa: i tronchi degli alberi della foresta furono spezzati e spazzati via come scatole di fiammiferi dai gas delle eruzioni vulcaniche e grandi quantità di cenere vulcanica ricoprirono la vegetazione in una vasta area intorno al vulcano.

Le forti piogge hanno poi causato inondazioni diffuse in tutta la regione, creando grandi colate di fango che hanno spazzato via la cenere vulcanica mista ai tronchi d’albero spezzati. Le enormi colate di fango hanno bloccato le valli, accumulando tronchi d’albero e creando piccole “dighe” che hanno impedito ai fanghi ricchi di silicio di spostarsi verso il mare. In questo ambiente, le molecole organiche del legno sono state sostituite dal biossido di silicio provocando la fossilizzazione del legno. Così le valli bloccate furono trasformate in importanti “archivi” della Foresta Pietrificata di Lesbo.

La ricerca in corso nella regione della Foresta Pietrificata, da parte del Museo di Storia Naturale, in collaborazione con altri enti di ricerca scientifica nazionali e internazionali, ha suscitato un enorme interesse.

Gli studi, appena all’inizio, hanno anche dimostrato numerosi nuovi elementi circa la posizione dei vulcani, l’origine della materia vulcanica che ha ricoperto la vegetazione creando la Foresta Pietrificata, le condizioni climatiche prevalenti e la violenza delle eruzioni vulcaniche durante il Miocene nell’Egeo settentrionale.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Natural History Museum of the Lesvos Petrified Forestl

2 pensieri riguardo “ALBERI FOSSILIZZATI SIMBOLO DELLA CATASTROFE DI UN ECOSISTEMA, DA LESBO, GRECIA

  • g. carlo pavia

    Prof. Daniele, grazie per aver recepito il mio commento definendola Nostro Profeta; la mia eta’ (85) non mi rende “prodigo di complimenti nei Suoi confronti” !!!! Al contrario, e mi creda : E’ LA REALE SUA VALUTAZIONE DI VALORE NEL NOSTRO CAMPO !!! g.carlo pavia

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    • Daniele Mancini

      Grazie Gian Carlo,
      enorme gratitudine per i tuoi sempre graditi complimenti

      Rispondi

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