venerdì, 19 Aprile 2024
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A MAGNESIA, TURCHIA OCCIDENTALE, SCAVATI I RESTI DEL TEMPIO DI ZEUS

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Da Magnesia o Manissa, città della Turchia asiatica, nella regione del Mar Egeo, posta ai piedi del monte Manisa Daǧ, l’antico Sipilo, proviene la scoperta di un’ampia porzione Tempio di Zeus, portato alla luce durante gli ultimi scavi archeologici. Gli scavi nell’antica città, nel quartiere di Ortaklar, sono stati condotti sotto la guida del docente del dipartimento di archeologia dell’Università di Ankara, Görkem Kökdemir.

Fondata secondo la tradizione dalle Amazzoni, l’antica Magnesia al Sipilo fece parte del regno di Lidia, fu poi soggetta ai Persiani (VI sec. a.C.) e ai Seleucidi (III sec. a.C.). Antioco III vi fu sconfitto in una battaglia (190 a.C.) che diede ai Romani il dominio dell’Asia Minore; assegnata al regno di Pergamo, in seguito al testamento di Attalo III (133 a.C.) divenne romana. Raggiunse il massimo sviluppo nel XIII sec. quando, alla costituzione dell’Impero latino di Costantinopoli, dopo la quarta crociata, vi si trasferì l’imperatore bizantino Giovanni Ducas (1204-54). Nel XIV sec. fu occupata dagli Ottomani, i cui principi ne fecero la residenza preferita; fu centro della signoria dei Sarukhān Ohglū.

Kökdemir conferma, dunque, di aver raggiunto l’acceso al temenos del Tempio di Zeus già due mesi fa durante gli scavi effettuati nell’area di 26.000 metri quadrati conosciuta come ‘Sacra Agorà’. Kökdemir sostiene, inoltre, che la facciata del tempio, adornato da quattro colonne, incluso i gradini del crepidoma e l’ambiente anteriore denominato pronao, sono stati completamente portati alla luce, per quasi il 70% dell’intero impianto templare originale. Le prossime verifiche sono indirizzate ai rinvenimenti sul retro del tempio, verso est.

Il Pergamon Museum di Berlino espone una copia del Tempio di Zeus di Magnesia con il solo 5% dei manufatti rinvenuti in scavi dello scorso secolo, lasciando il resto a copie, calchi o rifacimenti vari.

Kökdemir sottolinea quanto il Tempio di Zeus di Magnesia sia estremamente importante in termini di architettura: le fonti confermano che sia stato realizzato dall’architetto Hermogenes, l’architetto più famoso dell’antichità che svolse la sua attività tra l’ultimo quarto del III e l’inizio del II sec. a.C., il cui capolavoro è il Tempio di Artemide eretto proprio a Magnesia.

Non sono giunte informazioni sul Tempio di Zeus di magnesia, interrato sotto oltre quattro metri di riempimento ma il team di Kökdemir ha ottenuto risultati molto importanti riguardo ai dettagli architettonici del tempio, risovendo numerosi quesiti che hanno sempre attanagliato gli studi architettonici del periodo ellenistico.

 

Tradotto e rielaborato da Daniele Mancini

Per ulteriori info: Ankara University Twitter

Tempio di Zeus Olimpio

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